“Tutto surreale, sia la posizione degli armatori, sia quella del sindaco Accorinti”. Il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese, bolla così il dibattito sull’attraversamento in città dei tir. Il numero uno della Cisl messinese ricorda come la “decisione di far passare il traghettamento dei mezzi dalla rada San Francesco ha cambiato la storia di questa città. Adesso bisogna prendere coscienza di ciò e compiere un passo avanti”, dice Genovese che aggiunge: “Il traghettamento dei mezzi è una servitù per la città di Messina e per quella di Villa San Giovanni, ma è anche un’esigenza di mobilità di tutta la popolazione, siciliana e continentale. Per questo è un problema del quale devono farsi carico i Governi Regionale e Nazionale e non è possibile continuare a litigare tra noi, come facciamo qui a Messina”.
Sulla realizzazione dell’approdo di Tremestieri, Genovese ricorda: “Le mobilitazioni che ci sono state, frutto dei dolori e dei drammi, hanno portato alla presa di coscienza che si potesse realizzare un’alternativa – afferma – ma si è fatta in clima emergenziale e così si deve continuare a fare. Non possiamo immaginare di poter realizzare opere alternative con i tempi della burocrazia attuale e con le condizioni degli appalti attuali.
Ma Genovese allarga il tiro e amplia il discorso. “Se i tir creano problemi, se i tir sono un forte elemento di rischio – spiega – allora lo sono tutti e non solo quelli del nuovo orario estivo o di una delle due linee della Cartour. Sono tutti quelli che sbarcano a Norimberga, che sbarcano al porto storico, che sbarcano alla rada San Francesco. E allora, l’ordinanza va fatta subito e non il 20 luglio e deve riguardare tutti gli sbarchi in città. Non ci sono Tir buoni e Tir cattivi”.