“Il Sindaco non si lasci incantare dalle promesse dell’Autorità portuale. Io non ho completamente fiducia sul potere dell’Ente. La seconda invasatura di Tremestieri non sarà mai pronta a metà luglio e il Molo Norimberga non sarà liberato dagli sbarchi diurni di Caronte&Tourist. Bisogna intervenire bloccando il transito dei tir nelle ore di punta e non vietando partenze o arrivi della nave Cartour”. Così il presidente del Comitato “La nostra città”, Saro Visicaro ha motivato il sit-in organizzato questa mattina, all’imbocco del Cavalcavia incrocio via T. Cannizzaro, per manifestare contro la diatriba tra l’Amministrazione Accorinti e il gruppo Franza. La fermezza del Primo Cittadino, secondo il coordinatore del movimento, non è accompagnata dal riscontro dei fatti che viene raccontato dall’Authority ovvero dall’annunciato completamento del Molo di Tremestieri. In pratica, “se l’unica risoluzione dei problemi alla mobilità dello Stretto – aggiunge -, è legata a dei lavori che sembrerebbero in alto mare, come si può delineare un’ordinanza sindacale che non rispetterà la tempistica del divieto ai tir dal 20 luglio?”.
Visicaro non intende sferrare attacchi personali nei confronti del Comune. “Io scendo in piazza quasi ogni mese – prosegue – per dire basta al passaggio dei mezzi pesanti in città e contro il monopolio di Caronte&Tourist. L’area di stoccaggio che l’Amministrazione municipale ha garantito si potrebbe realizzare anche domani, attingendo agli 80 milioni di euro dell’Autorità portuale. Perché temporeggiare ancora? Palazzo Zanca non deve pensare a progetti troppo ambiziosi come la flotta comunale perché i costi non sarebbero gestibili. Rischierebbe di creare l’ennesima compagnia che non è capace di mantenersi da sola. Invece, deve vigilare sugli armatori e le loro società in modo che non si comportino da padroni sullo Stretto di Messina. Da questa prospettiva, occorre anche rivedere le competenze dell’Authority che governa tutto, decide sulla Fiera, sul fronte mare, sul Molo Norimberga e sulla concessione della Rada San Francesco che risulta la più redditizia. Il Sindaco rappresenta 250mila abitanti per cui potrebbe sollecitare a livello nazionale l’eventuale modifica di queste competenze. La stessa magistratura dovrebbe accertare le responsabilità degli affairs sul Demanio marittimo, anche in base alle denunce presentate dal nostro Comitato”.
“In questi anni, ci sono state soluzioni accondiscendenti nei confronti dei Franza ed ora anche molto pasticciate – insiste Visicaro-. Bisogna ragionare sul futuro della Rada per cui la concessione scadrà tra due anni. Ragionare per tempo per trovare alternative di sviluppo e non di attrito con gli armatori. Questi usano l’arma del ricatto occupazionale per fare leva sulla sensibilità dello staff Accorinti. L’hanno sempre fatto e non bisogna cedere. La strategia corretta è agire sulla mobilità urbana e sul controllo di chi sbarca e viceversa si imbarca. Non si può agire sulle modalità di navigazione perché spetta agli imprenditori, in particolare sugli orari diurni della Cartour, tra le 10:30 e le 15 (come abbiamo evidenziato durante la fase del silenzio della società). Ma ciò che avviene sulle strade del territorio è di competenza di palazzo Zanca”.
La Protezione Civile ha assegnato l’appalto del Porto di Tremestieri 2 al Comune. La preoccupazione di Visicaro è che questa nuova opera nasca con delle pecche, come la prima. “L’Amministrazione avrebbe già pensato alla ditta che interviene costantemente sulla riqualificazione della prima invasatura – osserva il presidente de La nostra Città -, con i suoi continui problemi di insabbiamento. La stessa ditta si sta occupando del Porto di Milazzo. Una storia quantomeno ambigua”.
“Il Sindaco deve decidere cosa fare – tiene a precisare Visicaro -. Noi non siamo contro nessuno. E’ una lotta a favore della vivibilità, come anche Accorinti auspica, senza credere alle scadenze poche chiare ventilate dall’Authority”.(@MARCELLA RUGGERI)