AREA METROPOLITANA: DAL CONSIGLIO COMUNALE SOSTEGNO AL PROGETTO

“Mi piace immaginare che- esordisce la Presidente Barrile– anche chi oggi non è presente per impegni coincidenti e non rinviabili, faccia parte di quest’Assemblea com’è nello spirito della Città metropolitana che saremo pronti a costituire non appena sarà emanato il Decreto del Presidente della Regione finalizzato alla sua attuazione”. E qui casca l’asino perché laddove non fosse chiaro, ad oggi, ciò di cui si parla è più o meno fuffa, nell’accezione di “non concreto”. Per carità, discutere e confrontarsi non può che essere un bene ma “città metropolitana” è un “progetto” che si basa su un’enorme moltitudine di passi propedeutici da compiere e che, oggi, sono ancora immobili, nonostante se ne faccia un gran parlare tanto a Roma quanto a Palermo, da Del Rio a Crocetta.

Morale della favola però ci sono step da affrontare prima che i Comuni interessati scelgano tra liberi consorzi e città metropolitana. Una domanda su tutte sorge ovvia, se si ha davvero così tanta fretta di agire allora com’è possibile non si sia ancora riformato l’articolo V, tanto per cominciare?

CONSIGLIO COMUNALE SU ''MESSINA CITTA' METROPOLITANA E L'AREA VASTA (6)
Un momento della seduta aperta (foto Lo Cascio)

“Messina città metropolitana e l’area vasta – opportunità di sviluppo per il territorio”, questo il tema dell’odierna seduta di consiglio aperto che ha ospitato il sindaco, Renato Accorinti, la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, alcuni membri del civico consesso, il segretario generale, Antonio Le Donne, e rappresentanti e presidenti dei Consigli comunali interessati dal progetto.

Da dicembre ad oggi, Palazzo Zanca, ad onor del vero, si è fatto più di un’occasione aprifila di questa maratona per l’unione di realtà tanto differenti ma altrettanto ricche proprio per queste diversità che contraddistinguono il territorio. L’impegno -scientifico messo in campo dall’Università degli Studi di Messina e politico-istituzionale- sembra voler proseguire autonomamente e tanti sono stati sin qui i tavoli di confronto, le sedute aperte, gli incontri e le iniziative poste in essere da poter dire che prima di tutto si sta dando vita a qualcosa di concreto la cui regolamentazione arriverà dopo.

Insomma non un’imposizione di legge ma una norma scaturita da una nuova abitudine: quella di considerarci un’unica realtà metropolitana.

“L’intero Consiglio comunale si è impegnato ad agire con forza nello stimolare sia il dibattito pubblico che la risposta istituzionale in relazione alla costituzione della Città Metropolitana di Messina, cogliendo e sostenendo l’assist proprio dei professori Gambino e Limosani che, per primi, hanno provocato ed animato il dibattito con confronti collegiali assolutamente proficui”, continua la Presidente che non solo ha fortemente voluto questo incontro ma, da sempre sostiene il progetto dei due docenti del nostro ateneo.

“A seguito di due Consigli comunali dedicati ed altrettante sedute a quanti abbiano voluto contribuire al dibattito che è scaturito – con la partecipazione del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, on.le Giovanni Ardizzone, che ringraziamo ancora, e di numerosi parlamentari regionali ai quali va altresì la nostra riconoscenza – questa Presidenza ha accolto con soddisfazione l’approvazione della legge regionale n. 8 del 24 marzo 2014, che disciplina la costituzione delle Città Metropolitane in Sicilia secondo quanto stabilito ed auspicato dalla Commissione di Bruxelles. I vari organismi europei, infatti, hanno operato ed operano per incentivare la crescita e lo sviluppo dei paesi membri sia nell’ottica della comunicazione globale che nella promozione di azioni di coesione sociale e territoriale. La Città Metropolitana entra, così, senza enti intermedi, nel necessario processo di integrazione europea”.

Come è noto, si tratterebbe di un ampliamento del territorio con il coinvolgimento e l’adesione dei 51 Comuni del medesimo ambito territoriale, geografico e politico,i quali si fonderebbero in un unicum in grado di competere con le grandi realtà metropolitane italiane e straniere. Durante l’ultimo incontro tenutosi a Palazzo Zanca, illuminante era stato l’intervento squisitamente “tecnico” del Commissario della Provincia Regionale Filippo Romano che spiegava nel dettaglio i pro di aderire all’area metropolitana (come ad esempio l’accesso diretto al 15% dei fondi comunitari senza passare da Palermo) ma anche le difficoltà e le priorità che questo percorso avrebbe o avrà, nel caso in cui diverrà realtà.

Lo stesso Commissario oggi, a Palazzo dei Leoni ospitava un’analoga iniziativa, ossia un tavolo di confronto proposto settimane addietro dal deputato nazionale del Nuovo CentroDestra, On. Vincenzo Garofalo, e alla quale hanno preso parte il proponente, il collega deputato regionale, On. Nino Germanà, alcuni dei sindaci delle città interessate, il prorettore Prof. Michele Limosani (che evidentemente possiede, bontà sua, il doto dell’ubiquità, giacchè era presente anche a Palazzo Zanca) e ovviamente il padrone di casa. (@Eleonora Urzì)

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