SANTALCO (FELICE PER MESSINA) AD ACCORINTI SU 2° PALAZZO GIUSTIZIA: PERCHE’ NESSUNA NOVITA’?

Giuseppe Santalco

Il consigliere comunale Giuseppe Santalco torna a premere sulla questione relativa al secondo Palazzo di Giustizia, interrogando ufficialmente il sindaco Renato Accorinti, il quale era d’accordo con chi aveva proposto la Casa dello Studente di via Cesare Battisti ma che, secondo l’esponente di Felice per Messina, negli ultimi mesi ha congelato l’iter burocratico. “Diversi operatori della giustizia messinese – spiega Santalco – lavorano ogni giorno in uno stato di grave disagio, in ambienti angusti e ormai non più sufficienti ad accogliere i diversi uffici giudiziari trasferiti a Messina”.

Santalco ricorda che lo scorso 9 ottobre il sindaco aveva manifestato pubblicamente “perfetta sintonia ed unità di intenti con le istituzioni interessante, sposando la proposta di spostamento del secondo palazzo presso la Casa dello Studente. In più – aggiunge il consigliere – in occasione della seduta del Consiglio Comunale del 23 gennaio scorso è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale si chiedeva di individuare l’edificio di via Cesare Battisti come luogo idoneo per la sua realizzazione”.

Poi in occasione di un consiglio comunale, Accorinti aveva frenato, dichiarando di voler ascoltare diverse forze per allargare l’orizzonte ed invidivudare altri siti, come l’area militare e la caserma di Bisconte (inutilizzabile poiché ancora di proprietà del Ministero della Difesa), senza comunque prendere una decisione, “disattendendo – secondo Santalco – l’impegno precedentemente preso con il Presidente del Tribunale”.

Dunque Santalco interroga Accorinti per conoscere le motivazioni che in questi mesi hanno rallentato le procedure per la realizzazione del 2° Palazzo di Giustizia e per sapere quali difficoltà si frappongono ad utilizzare la Casa dello Studente già individuata dall’Università di Messina, dal Presidente del Tribunale e dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati, aggiungendo che “è necessario evitare che il Comune di Messina, in palese stato di predissesto, continui a pagare ben 1,8 milioni di euro per l’affitto dei locali da adibire ad uffici giudiziari, oltre che valutare i rischi insiti nel mantenere presso l’ufficio di Palazzo Piacentini attività giudiziarie lavorative sovraffollate”.

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