Non è il Paese dei Balocchi. Eppure Messina, da oggi, è diventata protagonista di un nuovo progetto ambientalista, grazie ad un imprenditore bolognese che, armato di “spirito di servizio” (così ha esordito), è disposto a salvare il territorio dall’accumulo mostruoso ed ingombrante delle lavatrici. Per realizzare tutto questo, ha posto “l’assoluta condizione di non essere remunerato, visto il momento storico in cui tutti sospettano secondi fini” (così ci ha dichiarato a margine della conferenza stampa). Lui si chiama Claudio Tedeschi ed è arrivato, ieri sera in Sicilia, dalla sua amata Emilia Romagna per accettare il suo nuovo incarico nella società di Nettezza Urbana Messinambiente, come esperto di Rifiuti derivati da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. E’ stato presentato, questa mattina nella sala Falcone Borsellino di palazzo Zanca, dal sindaco, Renato Accorinti, dall’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua e dal Commissario liquidatore della Partecipata, Alessio Ciacci, che ha perorato la sua causa da circa due mesi. Noi avevamo anticipato la notizia di questa nuova collaborazione gratuita già tre settimane fa e l’avevamo ribadita annunciando la data della conferenza stampa (23 o 24 giugno) e carpendo al Commissario le sue intenzioni.
Tedeschi ha già sperimentato una ricognizione dei luoghi insieme a Ciacci, anche se candidamente ha detto: “Che ci crediate o no sono venuto qui per trascorrere un periodo di ferie ma sono onorato di lavorare con voi”. Che ii nuovo consulente voglia trascorrere il proprio tempo libero valutando la valorizzazione di Messina rappresenta sicuramente un “vagone di punti” a suo favore. Ed in effetti il suo contratto di cooperazione a titolo gratuito per un semestre dimostra che esistono imprenditori con la voglia di annientare il sistema vigente del “do ut des”. Il dare per ricevere non sempre corrisponde all’ambizione massima di un uomo. Questo professionista del Riciclo elettrodomestici è Amministratore Delegato di una grossa azienda bolognese (per l’esattezza di Marzabotto), Dismeco Srl, che, ogni giorno, si occupa di smontare e riutilizzare circa 500 lavatrici e che, da circa quattro anni, ricicla il 98% di queste apparecchiature, provenienti da tutta l’Emilia ma anche da Toscana e Veneto. Tedeschi, già dirigente della Commissione Ambiente Unindustria Bologna e Confindustria Emilia-Romagna, ha creato il “Borgo ecologico” in questa oasi felice (Lame di Reno) per cui ha ottenuto anche un riconoscimento dal Parlamento Europeo, oltre al Premio Confindustria 2012, come miglior progetto industriale, in campo ambientale in Italia. Insomma, un numero Uno della “Green economy” che, dal 1976, sta movimentando il business di varie regioni e che intende intrecciare le imprese del territorio, gli Enti Locali ed altri partners sociali ed istituzionali.
“Sono dispiaciuto di non averlo potuto concretizzare a Bologna – ha rivelato Tedeschi – ma sarebbe interessante riuscirci a Messina. Un nuovo Borgo ecologico che si sposi con questa bellissima terra”. La sua azienda è stata la prima in Italia ad attivarsi nei metodi di gestione, trattamento e recupero di rifiuti elettrici ed elettronici e vuole portare questa esperienza nella città dello Stretto. Sembra incredibile ma è così!
Si partirà con lo smaltimento nelle Stazioni Ecologiche di Pace e Pistunina che già sono in funzione sia per le utenze domestiche sia quelle commerciali.
“Stiamo lavorando per coinvolgere la Grande Distribuzione nel conferimento dei Raee – spiega Ciacci -. Sarà un’entrata economica significativa per Messinambiente. Ci appelliamo a tutte le forze nazionali, regionali, cittadine che vogliono interagire con noi per potenziare questa esperienza, perché con le loro competenze e il loro supporto possano aiutare la città di Messina e la società di rifiuti a superare le drammatiche difficoltà di bilancio e gestionali e a credere nel futuro delle risorse ecologiche”. Per questo è sempre operativo l’indirizzo mail di Messinambiente: [email protected].
“La presenza di Tedeschi attesta che le persone sane ci sono ed arrivano anche a Messina, sempre più numerose – ha puntualizzato il sindaco Accorinti –. Le frequenze positive dell’anima permettono di attrarre professionalità consolidate per migliorare il nostro comune e la vita di tutta la collettività. La strada è lunga ed io come Sindaco non sempre mi sono sentito all’altezza della situazione perché c’è sempre da imparare umilmente. Ma, a distanza di un anno dalla mia/nostra vittoria, sono felice di incontrare persone come Tedeschi che vogliono spendersi per l’Amministrazione comunale, d’intesa con Messinambiente, per una città che non è quella d’origine ma che diventa propria quando la vivi. Segno che abbiamo compiuto qualcosa di buono”.
“Messinambiente – è intervenuto l’assessore Ialacqua – usufruisce di questo prezioso contributo, pianificando, a partire da oggi, un nuovo servizio urbano che ritira gratuitamente tutti i rifiuti elettrici ed elettronici di attività private (uffici, negozi, aziende) e di cittadini. Approfondiremo altri progetti con l’esperto bolognese nelle prossime settimane. Sicuramente, le 500 tonnellate di rifiuti tecnologici raccolte finora potranno essere raddoppiate”.
“Mancava la conoscenza strategica del problema – ha aggiunto Tedeschi -. Bisogna procedere per protocolli dal produttore al consumatore finale. Esiste già una filiera di Consorzi a livello nazionale che consente di allargare la Governance e che, evidentemente, qui non è stata utilizzata affatto o in modo efficiente. Le associazioni di categoria possono fare molto in termini di controllo dei protocolli per lo smaltimento dei Raee. La prima a trarne vantaggio sarà l’utenza grazie ad eventuali sconti da applicare alla Tares. In seconda battuta, la Grande Catena Commerciale che non incorrerà in sanzioni fiscali e penali come danno all’ambiente”.
Tedeschi ha specificato “di non volere colonizzare la città con retropensieri imprenditoriali”. Vuole mettere a frutto con modestia la propria competenza industriale a Messina, estendendo il raggio d’azione in altri settori del riciclo, delle energie alternative e addirittura del sociale. Sottolineiamo che il suo “Borgo Ecologico” di circa 20mila metri quadri ricava, oltre ai metalli, anche la plastica, è stato ricoperto di pannelli fotovoltaici e ha impiegato il primo detenuto del carcere di Bologna nel trattamento di Raee.(@MARCELLA RUGGERI)