Ridurre le emissioni di Co2 nell’atmosfera del 20% per rilanciare, attraverso l’adozione di un piano d’azione energetico sostenibile (Paes), economia e occupazione.
Un obiettivo complesso ed ambizioso che è stato illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza a palazzo Zanca, dall’assessore alle politiche energetiche Gaetano Cacciola: “Nel maggio del 2011 anche il Comune di Messina ha aderito al Patto dei sindaci – ha esordito l’esponente della giunta Accorinti – un accordo di matrice europea attraverso il quale gli enti aderenti si sono impegnati a ridurre consumi energetici ed immissione di sostanze inquinanti nell’atmosfera ed a rilanciare fonti di energia rinnovabili ed alternative”.
Condizione fondamentale per aderire all’accordo, che coinvolge oltre 5.000 comuni in Europa e prevede l’accesso a fondi stanziati dell’Unione, rimane l’adozione di piano energetico che impegni Comune, associazioni e cittadini a ridurre le emissioni di Co2 del 20%. “Per fare fronte alla carenza di fondi che ad oggi ci hanno impedito di onorare gli impegni presi – ha spiegato Cacciola – lo scorso 4 ottobre il dirigente generale del dipartimento Energia della Regione Sicilia ha emanato un decreto in forza del quale è stato finalmente possibile procedere alla ripartizione dei finanziamenti previsti. Uno stanziamento di fondi che – ha annunciato l’assessore alle politiche energetiche – vede il Comune di Messina destinatario di un contributo di 185.000 euro”.
L’amministrazione Accorinti prova dunque a recuperare terreno in vista della scadenza prevista per il prossimo settembre, affidando ad una società esterna di compito di redigere il piano d’azione energetico del Comune di Messina: “Abbiamo deciso di puntare su qualità ed esperienza – ha spiegato Cacciola – avvalendoci delle competenze di una società che ha già curato la redazione del Paes per conto di altri enti comunali. Dopo aver selezionato accuratamente, mediante apposito bando diverse aziende, la nostra scelta è caduta sulla società milanese TerraAria”.
I principali interventi di adeguamento energetico riguarderanno il settore pubblico, edifici ed illuminazione in testa, ma l’obiettivo che l’amministrazione si propone di centrare guarda ad un coinvolgimento attivo dell’intera cittadinanza.
“Il Paes funzionerà solo se la città verrà adeguatamente coinvolta in un percorso di riduzione dei consumi energetici e di accompagnamento verso un corretto impiego delle risorse – ha sottolineato Vito Leotta, coordinatore dell’ufficio Patto dei Sindaci – questo scopo abbiamo programmato per venerdì 27 un primo evento di presentazione del piano d’azione energetico al quale prenderanno parte università peloritana e Cnr. Per poter centrare pienamente il proprio obiettivo il Paes avrà bisogno della collaborazione di tutti i soggetti coinvolti: cittadini, associazioni, imprese”.
A rappresentare TerraAria, società milanese incaricata di pianificare gli interventi di adeguamento, Giuseppe Maffeis: “L’Italia come membro della comunità europea è obbligata a dotarsi di un percorso virtuoso in tema di riduzione di Co2 -ha spiegato l’esperto – un requisito indispensabile per poter accedere, attraverso l’adesione al Patto dei Sindaci, ai fondi europei previsti in materia di fonti rinnovabili. Un passaggio fondamentale grazie al quale saremo in grado di effettuare un primo monitoraggio delle principali voci di consumo”.
Edilizia ed illuminazione pubblica non saranno però gli unici settori sui quali intervenire, perché è sul fronte residenziale che il Paes intende puntare per raggiungere in tempi brevi l’obiettivo del 20%.
Per quei privati che sostituiranno infissi, serramenti ed impianti di condizionamento, convertendoli in categorie a basso consumo, sono al vaglio da parte del Comune una serie di agevolazioni economiche pari al 40% .
“Dobbiamo cogliere quest’opportunità – ha concluso Cacciola – inaugurando un’economia verde saremo in grado di rilanciare occupazione e recuperare posti di lavoro: un volano essenziale per ridare linfa vitale ad un tessuto economico legato a logiche vetuste e lontane dalle esigenze del nostro tempo”.