Un incontro tra Alessio Villarosa e il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, potrebbe cambiare il corso della storia dell’elettrodotto Terna Sorgente – Rizziconi. Almeno è quel che spera il deputato di Barcellona Pozzo di Gotto mentre domani, sabato 21 giugno, dalle 18 alle 22, i colleghi pentastellati Francesco D’Uva e Giulia Grillo, insieme alla deputata regionale Valentina Zafarana, saranno in piazza Graziella Campagna, a Villafranca Tirrena, per informare i cittadini e protestare contro la realizzazione del nuovo elettrodotto a 380kv di cui si chiede la modifica del tracciato.
L’iniziativa, organizzata dal Movimento 5 Stelle e dal neo costituito meetup di Villafranca Tirrena, che con l’occasione si presenta ufficialmente alla cittadinanza, è solo un altro tassello che si aggiunge alla forte battaglia intrapresa dagli attivisti. “Come più volte sottolineato – si legge in una nota – il progetto di Terna mette a rischio l’intera zona a causa del carico di tensione superiore del nuovo elettrodotto (380 KV contro i vecchi 220 KV). I nuovi cavi, difatti, passerebbero vicino ad abitazioni e strutture interessando in particolare la zona di Serro, frazione di Villafranca Tirrena, un’area già a rischio di incendi e dissesto idrogeologico. E nonostante le nostre proteste, Terna ha già portato a contrada Serro una trivellatrice ed il materiale (vari gabbioni d’acciaio) per riprendere i lavori e piantare un altro pilone”.
A tal proposito è stata già presentata un’interrogazione scritta, firmata proprio dai parlamentari nazionali Villarosa e D’Uva, indirizzata ai ministeri della Giustizia, dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare, dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, per domandare se non si ritenga opportuno rivalutare l’intera opera, e sospenderne immediatamente la realizzazione.
A raccontare dell’incontro con Galletti è proprio Villarosa, sul proprio profilo Facebook: “Ormai – scrive il deputato – i nuovi elettrodotti vengono interrati in galleria schermata, ma questo progetto nonostante prevedesse numerose falle in merito alle autorizzazioni è andato avanti ottenendo quasi tuta la documentazione richiesta. I ministri del vecchio governo non hanno voluto ascoltare, rispondendo alla mia interpellanza in questo modo: Ormai è tardi e il progetto avendo ottenuto le autorizzazioni doveva essere portato a termine”.
Villarosa pubblica delle foto dalle quali è possibile “notare lo scempio che si sta consumando all’interno di territori ricadenti in Zps (Zone di Protezione Speciale) su cui sono stati impianti 20 km di tralicci e cavi (ben 19 cavi a traliccio). “Nel nuovo piano sviluppo 2013 presentato da Terna – prosegue – siamo venuti a conoscenza di un nuovo progetto di elettrodotto (ancora uno) nella stessa zona, ma addirittura questo nuovo elettrodotto a ‘doppia terna’ sembrerebbe dover sorgere sulle ceneri del vecchio tracciato a ‘una terna’. Non riusciamo a stabilire la concausa ma come sapete in tanti, soprattutto nel territorio di Pace del Mela, precisamente in zona Passovela, i malati di leucemia e tumori sono sopra la media (esattamente lungo la linea del vecchio tracciato). Qual è la cosa sconcertante? Che praticamente nel progetto dell’elettrodotto attualmente in costruzione vi era la promessa di ‘smantellamento’ del vecchio tratto oppure (nero su bianco) di utilizzare lo stesso per la costruzione di nidi per evitare l’elettrocuzione dell’aviofauna migratoria già fortemente danneggiata dalla costruzione del secondo”.
Il deputato grillino ha fatto notare al ministro anche come “questo ‘ipotetico’ progetto fosse avvalorato ulteriormente dalla nuova costruzione di una centrale elettrica, (sempre foto allegata) anch’essa in Zps, costruita ‘distruggendo’ una montagna senza l’autorizzazione Via (Valutazione d’Impatto Ambientale). Il ministro – conclude – sembrava colpito e mi farà sapere il prima possibile se i nostri dubbi in merito alla costruzione di questo nuovo elettrodotto sono fondati, inoltre mi farà sapere se vi sono possibilità per lo spostamento o interramento di alcuni tratti che ad oggi sembrano estremamente impattanti rispetto al vecchio elettrodotto esistente”.