Stop ai tir in città, almeno di giorno, a partire dal prossimo 20 luglio: “Emetteremo un’ordinanza per la chiusura del cavalcavia”. Renato Accorinti archivia così la vicenda, dopo tanti misteri, tensioni, colpi sopra e sotto la cintura. A svelare quanto accaduto nel corso dei due incontri con il gruppo Cartour è lo stesso primo cittadino, durante una conferenza stampa improvvisata per pochi intimi.
Una conferenza stampa ufficiale era stata convocata per questa mattina alle 11. Revocata misteriosamente, non è stata mai nuovamente indetta, se non in forma “intima”. Unico documento di quanto riferito da Accorinti, un video – che viene riportato integralmente – postato su Youtube dal suo portavoce, Gianpiero Neri.
Il primo cittadino parla di decisione assunta per coerenza: “La battaglia sui tir dura da quasi 20 anni. Al primo posto mettiamo la vita e la vivibilità. Non posso tradire me stesso, i cittadini, chi mi ha votato. Non ce l’ho con nessuna compagnia. Cerchiamo soluzioni condivise”.
Le parole del sindaco nascono dal tentativo di trovare un accordo col gruppo Franza che dal prossimo 30 giugno farà sbarcare una quarantina di tir in pieno centro, tra le 10,30 e le 11. L’invito del Comune era di rivedere questi piani, tenendo conto dei posti di lavoro da salvaguardare, proseguendo a lavorare la notte e dirottando una sessantina di mezzi pesanti al secondo approdo, grazie alla disponibilità di Caronte e Bluferries. Lo scalo di Tremestieri, infatti, sempre a detta di Accorinti, sarà pronto entro 20 – 30 giorni. Condizionale d’obbligo ma ormai pare rimangano da effettuare interventi di “edilizia normale. Chiaramente sono inaccettabili tre anni per quello che hanno fatto, a nostro avviso”.
L’era dei tir in città, per quanto riguarda il primo cittadino, è chiusa. In un modo o nell’altro.
La discussione tra le parti è stata lunga e i vertici di Caronte&Tourist – che al momento tacciono e si riservano di inviare un comunicato stampa – non lo hanno accettato il compromesso. Un vero peccato, secondo Accorinti: “La mia era un speranza di una vittoria collettiva, con la politica in senso nobile accanto agli imprenditori. Mi fa male, ma rispetto le loro posizioni”.
Adesso, l’azienda ha circa 20 giorni di tempo per smaltire i biglietti già staccati: “Noi gli diamo 15-20 giorni di tolleranza. Ci saranno comunque meno tir per l’impegno di Bluferries e Caronte. Il 20 luglio chiuderemo il cavalcavia ai tir con un’ordinanza. Sembra una scelta dura ma lo facciamo con animo sereno, per coerenza e per la vita dei cittadini. Questa è la vittoria della politica, a prescindere delle decisioni dei tribunali. Io mi sento con la coscienza a posto. Non voglio andare a funerali”.
Alle 20:19 il comunicato ufficiale da Palazzo Zanca che riportiamo integralmente:
“Entro il 20 luglio l’Amministrazione comunale preparerà una determina che vieti l'utilizzo a tutti i mezzi pesanti del Cavalcavia che porta alla zona Falcata e quindi al molo Norimberga. E' un atto al quale non volevamo arrivare perché nel corso dell’incontro di oggi abbiamo chiesto invano un passo indietro rispetto alle ultime scelte. Il nostro obiettivo sono soluzioni condivise, ma al primo posto dobbiamo mettere la vivibilità e le vite umane dei cittadini, evitando altri morti nelle nostre strade. Quello che prima dicevamo da cittadini, oggi con coerenza lo ripetiamo da amministratori. Loro difenderanno i loro interessi ma noi tiriamo dritto con la nostra scelta". Sono le dichiarazioni del sindaco, Renato Accorinti, a conclusione di lunghe riunioni avvenute a palazzo Zanca. Nella prima, oltre al sindaco Accorinti, erano presenti l'assessore alla mobilità, viabilità e trasporti, Gaetano Cacciola, ed il dirigente il dipartimento mobilità, Mario Pizzino, insieme al funzionario, Luigi Tumino, i direttori generali, della società Cartour, Calogero Famiani, e della Caronte Tourist, Luigi Genghi; il comandante della Capitaneria di Porto, Antonino Samiani; il segretario generale dell'Autorità portuale, Francesco Di Sarcina; Giuseppe Sciumè, in rappresentanza del gruppo Blueferries;ed il commissario ispettore del Corpo di Polizia Municipale, Giovanni Giardina. “Noi – ha aggiunto il sindaco Accorinti - avremmo accettato il cambio di orario a due condizioni. La prima era che i tir che utilizzavano Cartour di giorno fossero compensati da quelli che vanno alla Rada S. Francesco. In sintesi meno deroghe all'ordinanza di divieto dell'utilizzo del porto commerciale, per un numero proporzionale a quello che usa la Cartour. La seconda, che ha fatto saltare la trattativa di stamattina, riguardava la garanzia che questa estate sarebbe stata l'ultima nella quale i mezzi avrebbero attraversato la città durante il giorno. Ciò avrebbe comportato l'impegno che imbarco e sbarco avvenissero per tutto l’anno di notte e non solo d'inverno”.