C’è ancora suspense sull’identità del nuovo consulente di Messinambiente per il settore Raee ovvero Rifiuti derivanti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Il commissario liquidatore della Società Partecipata, Alessio Ciacci, lo aveva rivelato a denti stretti lo scorso 5 giugno, durante la seduta del Consiglio della Quarta Circoscrizione, approfondendo con noi il discorso a margine della stessa con il solito riserbo che lo contraddistingue. Ci ha confermato la notizia questa mattina, al termine di una conferenza stampa sugli interventi di repressione del Nucleo Decoro Urbano, aggiungendo che quest’altro uomo risolutivo per le sorti dell’Azienda di Nettezza Urbana approderà nella nostra città il prossimo 23 o 24 giugno e verrà presentato in conferenza stampa.
Ciacci preferisce mantenere questa aurea di mistero sul nome dell’esperto “Numero 3” per il rilancio di Messinambiente. Apprendiamo che lo “specialista dei Raee” è originario dell’Emilia Romagna e, sicuramente, firmerà un contratto per un’assunzione semestrale. Motivo per cui il Commissario tiene per sé il segreto del nome. Lo dirà solo dopo aver messo nero su bianco le modalità del suo incarico. Certo, i conti non tornerebbero considerando che ci aveva annunciato una collaborazione a titolo gratuito. Una mansione gratuita contrattualizzata è sempre originale ma, se può servire alla salvezza di una società indebitata che registra oggettivamente un esubero di personale, ben venga.
La sua funzione sarà quella di escogitare e sviluppare una strategia per il riciclo di “Grandi e Piccoli Elettrodomestici” da cui palazzo Zanca potrebbe per esempio incassare i cosiddetti Eco-contributi Raee che il consumatore paga anticipatamente all’acquisto dell’elettrodomestico. Il riutilizzo di queste apparecchiature tecnologiche determinerebbe un guadagno collettivo perché ridurrebbe l’impatto ambientale per lo smaltimento del materiale notevolmente ingombrante e per le sostanze tossiche che ne derivano. Il consulente emiliano dovrà formulare un sistema idoneo non solo per la raccolta e il conferimento in un sito apposito ma anche per il trattamento di tutte le categorie: “Grandi e Piccoli Elettrodomestici”, “Tv e Audiovideo” e “Apparecchiature varie”. Frigoriferi, congelatori, lavastoviglie e lavatrici che rappresentano un grosso serbatoio di materiali molto gettonati anche dal mercato nero quali rame, ferro e alluminio potranno essere smontati e riciclati dagli addetti ai lavori. Una volta istituito un valido Servizio di trattamento di questi scarti, si potrà trarne vantaggio, magari attraverso un ipotetico sconto sulla Tares per chiunque se ne avvalga. Messinambiente ha già a sua disposizione un servizio per lo smaltimento di elettrodomestici a cui si accede con un numero verde: lo ha ribadito l’assessore comunale all’Ambiente, Daniele Ialacqua. Ciacci ha puntualizzato che questo recapito gratuito verrà esposto su tutti i cassonetti della città.
L’esperto su cui aleggia molta curiosità va a potenziare il “Piano di resurrezione” della Partecipata, ben lontana dall’essere liquidata. Si dovrà interfacciare, oltre che con il liquidatore, anche con l’ormai noto Raphael Rossi, esperto di Sistemi Integrati di raccolta differenziata. (@MARCELLA RUGGERI)