DEMOCRAZIA DISABILE DIFFIDA DI ATM E BOCCIA IL PARCHEGGIO A CHIAMATA: “CAPITO NULLA”

“Massimo dissenso e massima contrarietà” verso “quanto emerso ieri dall’incontro, insieme ad altre associazioni, con il sindaco Accorinti, unitamente ad altri funzionari dell’assessorato alla viabilità di Messina”. Così, il movimento Democrazia Disabile, in una nota a firma di Mario Midolo e Dino Smedile diramata pochissimi minuti fa. “Da quanto emerso – proseguono – abbiamo dedotto che, di tutto ciò che riguarda la mobilità dei disabili e di tutto ciò che in qualche modo è connesso a questa tematica, nessuno ha capito nulla”. Chiaro il riferimento alla proposta del parcheggio a chiamata, avanzata ieri da Renato Accorinti.

Gli scriventi si dicono costretti a constatare “ancora una volta che dietro il paravento della salvaguardia dei veri disabili e lo smascheramento di quelli finti, si nasconde in realtà quello che abbiamo più volte denunciato: il tentativo di fare cassa sulle nostre spalle. Il sindaco Accorinti – proseguono – vorrebbe giustamente che Messina somigliasse ad una città il più civile possibile, ma inizia la sua azione riformatrice proprio dal luogo sbagliato”.

“In realtà – sostiene Democrazia Disabile – la proposta ci è sembrata quanto meno fumosa e siccome apparteniamo a questo mondo non abbiamo difficoltà ad immaginare come andrà a finire essendoci di mezzo l’Atm che con tutta la buona volontà non dispone di mezzi adeguati al trasporto di disabili fatta eccezione per un Pollicino che da tempo immemorabile non circola per strada. Il che vuol dire anche che un eventuale servizio affidato all’Atm sarebbe quanto meno antieconomico e che di conseguenza in brevissimo tempo dovrebbe essere affidato a gruppi privati che alla fine ammortizzerebbero i costi chiedendo ai disabili dei contributi che non tutti sono in condizioni di elargire. Per non dire di quante gare d’appalto dovrebbero essere indette con tutto quello che ne consegue in termini di lungaggini burocratiche e di costi”.

Il movimento chiede, pertanto, al primo cittadino che le decisioni da assumere su tutto ciò che riguarda i portatori di handicap vengano assunte “dopo aver ascoltato coloro che certe problematiche le vivono davvero e soprattutto discuterle con chi è assolutamente libero di prendere una posizione che riguarda il bene comune e non è vincolato a schemi associativi puramente assistenziali”. Democrazia Disabile, “essendo entità politica, intende rappresentare un valido interlocutore di chiunque voglia assumere decisioni politiche che coinvolgano i disabili ed è quindi pronto a qualsiasi confronto politico e tecnico con chiunque”.

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