Prendono al via questa sera i mondiali di calcio “Brasile 2014”, un momento atteso da molti giovani appassionati (e non) di “pallone”. Radunarsi con amici per guardare le partite della nostra Nazionale può rappresentare un momento di svago proprio nel bel mezzo della sessione estiva d’esami. Grazie alle associazioni universitarie Atled e I figli di Ippocrate, con l’apporto dell’Ateneo, la sede centrale dell’Università degli Studi di Messina diverrà un importante luogo d’incontro per guardare tutti insieme le partite dell’Italia durante tutto il mondiale.
Infatti, a partire dalla notte tra sabato e domenica (calcio d’inizio di Italia – Inghilterra a mezzanotte in punto di domenica 15 giugno), tutte le partite della Nazionale saranno proiettate presso la scalinata del cortile del Rettorato, dove sarà allestito un maxi-schermo. Un modo per condividere la passione per il calcio, che mira a coinvolgere tanto la comunità studentesca quanto l’intera cittadinanza.
AGGIORNAMENTO
Dopo la pubblicazione di questa notizia, molti studenti sul web hanno fatto sentire la loro voce, per capire chi ha sostenuto le “non necessarie spese” (così le hanno definite in molti) per organizzare l’evento, e soprattutto a quanto ammontano tali uscite. Lo abbiamo chiesto a Carlo Lucà Trombetta, presidente della giovane Associazione Atled, nata a febbraio, appena 4 mesi fa, il quale ha fatto luce sull’organizzazione delle proiezioni delle partite della Nazionale nel cortile del Rettorato. Le spese sono state anticipate dalle associazioni. L’Università rimborserà le spese relative alla tassa della SIAE di circa 155 euro e al noleggio dell’impianto audiovisivo (200 euro). Le altre eventuali spese saranno supportate dalle Atled e I Figli di Ippocrate. Chiaramente l’Università concederà il rimborso previa rendicontazione delle spese effettivamente sostenute e con allegate fatture. Chiarita la questione economica, adesso agli studenti (e non solo) non resta che recarsi sabato notte al Rettorato per godersi insieme la prima partita degli azzurri in Brasile. (SIMONE INTELISANO)