Un consiglio animato da numerose polemiche quello svoltosi ieri nel tardo pomeriggio a Palazzo Zanca al cospetto del pubblico accorso per seguire il dibattito relativo all’istituzione del registro per le unioni civili, così come previsto dall’odg (anche se qualche consigliere ritiene non fosse in realtà previsto in “scaletta” il discorso in merito).
In realtà di tutto si è discusso tranne che di unioni civili, così come non si è toccato alcuno degli altri temi attesi, dalla sdemanializzazione e vendita di un relitto terreno per la costruzione della sede AMAM alla modifica del regolamento comunale per il rilascio delle autorizzazioni per la somministrazione di alimenti e bevande, né l’atto di indirizzo relativo alla riorganizzazione interna e rimodulazione dell’attività del personale ATM.
L’attenzione dei (pochissimi fino ad oltre metà seduta) membri del consesso partecipanti all’odierno appuntamento è stata focalizzata sulla questione Circonvallazione, lasciata in stand by appena cinque giorni prima.
La seduta del 5 giugno scorso, una sorta di primo tempo, aveva dato il là al confronto sulla delibera istruita dai consiglieri Cantali e La Paglia, i quali hanno fatto sì che si entrasse nel merito della manutenzione della strada compresa tra il Viale Europa e la Panoramica dello Stretto, da troppo tempo in condizioni tutt’altro che sicure per i cittadini.
In quell’occasione si era assistito ad uno scontro tra il consigliere Mondello e l’assessore Ialacqua che si era sentito dare dell’ “ignorante” dal Presidente della Commissione Bilancio, dopo aver accusato le precedenti amministrazioni di non aver fatto fronte al problema cagionando un danno, oltre che alla società messinese, anche all’erario, causa innumerevoli richieste di risarcimento da parte dei malcapitati coinvolti in sinistri determinati dalle fatiscenti condizioni del manto stradale di quel tratto.
Ma andiamo per gradi perché la seduta, cominciata con oltre un’ora di ritardo, è stata inaugurata da festeggiamenti e sorrisi per il pensionamento di un’assistente che, dopo 40 anni di servizio, lascia da oggi il proprio incarico al Comune. Fiori, foto e un piccolo rinfresco che attende dipendenti e consiglieri al termine dei lavori d’aula.
Al tavolo di presidenza il vicepresidente Interdonato fa le veci di una Emilia Barrile -agguerritissima- che, di lì a poco, interverrà in qualità di membro del consesso dagli scanni del consiglio.
“L’amministrazione cammina in una direzione, noi in un’altra”, tuona la cons. Rita La Paglia. “Abbiamo partecipato tutti all’elaborazione di una delibera che impatta fortemente sulla società perché questa faccenda costituisce un reale pericolo per i messinesi”. Rivolgendosi ai colleghi (ancora pochini ma qualcuno in più rispetto all’inizio dell’incontro), dichiara “la nostra in fondo che politica è? Del dire o del fare? Ebbene dovremmo chiederlo anche ai nostri amministratori”. La consigliera esprime rammarico per l’assenza di Ialacqua, giacché si era rimandata od oggi la discussione già avviata nei giorni scorsi in sua presenza. “Scopro a mezzo stampa una sua dichiarazione nella quale asserisce che il problema esiste da tanto e che adesso quest’Amministrazione se ne sta occupando. Vi risulta?”, chiede retorica ai colleghi. “Ha sostenuto che si sta già redigendo una perizia tecnica. Vi risulta?”, incalza. “Lui dice che l’agronomo ha già effettuato un sopralluogo e che si stanno individuando le spese da affrontare. Vi risulta?”, prosegue pleonastica. “Colleghi, diamo una risposta ferma: approviamo la delibera!”, e la delibera viene approvata con 29 voti favorevoli su 30 (intanto gli assenti della prima ora hanno raggiunto Palazzo Zanca).
L’amarezza per il mancato dialogo con la Giunta viene condiviso dai molti che interverranno dopo la consigliera democratica, tra cui il Presidente della VII commissione, Carlo Cantali : “esprimo una concreta indignazione per l’assenza che non riguarda solo la mancata presenza in quest’aula. Scredito anch’io le dichiarazioni dell’Assessore perché non risultano veritiere”, accusa il consigliere del gruppo Felice per Messina. “Io e la collega”, continua riferendosi alla cons. La Paglia, “abbiamo periziato 618 alberi, non l’agronomo”. Via di considerazioni tecniche e pareri espressi da esperti del settore tra cui il Presidente dell’Ordine degli Agronomi, dott. Genovese, che a quanto pare avrebbe suggerito l’eliminazione urgente delle piante di classe D, colpevoli di causare seri problemi.
Cantali fa eco anche ad altre perizie del passato, segno che “ex amministratori hanno sollecitato interventi in merito: se ne sono occupati!”, evidenzia offrendo in differita una risposta a Ialacqua che aveva accusato i predecessori di aver operato male e aver così aggravato la situazione delle arterie cittadine. “La collega Amata se n’è occupata, potrebbe dire la sua per far capire chi sono gli amministratori di oggi”.
L’arringa del membro dell’assise si conclude con la proposta al consiglio di costituirsi parte civile, d’ora in poi, se ci saranno vertenze contro il Comune “così i responsabili pagheranno per le loro inadempienze”.
Chi si meraviglia del rammarico dei colleghi è la presidente Barrile che, spogliate le vesti di padrona di casa, commenta dai banchi dell’aula: “questo atteggiamento non è una novità in fondo”, e da lì via ad una serie di biasimi all’Amministrazione e ai collaboratori (gli “esperti”) incaricati dal sindaco che “parlano da assessori”, sostiene riferendosi alle dichiarazioni pubbliche di Giampiero Neri in merito all’atteggiamento della Commissione deputata sul registro delle unioni di fatto e alla lettera che Clelia Marano ha inoltrato al Prefetto Trotta sul tema sgombero Palanebiolo in vista del caldo in arrivo: “è evidente una forte mancanza di rispetto per i ruoli”, secondo la presidente democrat.
“Fino a poco tempo fa li giustificavamo tutti, io per prima, credendo che i loro comportamenti fossero frutto di inesperienza, oggi non sono più inesperti, si tratta di ben altro”, conclude.
A Sturniolo il compito di presentare il suo emendamento grazie al quale si torna a parlare di fondi ecopass: “vanno considerate anche queste somme per i lavori di manutenzione della Circonvallazione”, sostiene il consigliere di CMdB e l’Aula appare concorde. Il problema sollevato però consiste nella pochissima eco che si dà alla faccenda e alle sollecitazioni che lo stesso ha avanzato in questi mesi, chiedendo ragguagli circa la ragione che ha portato le compagnie di navigazione a versare somme, che definire esigue è un eufemismo, nelle casse municipali a fronte del dovuto di 30 euro -supplemento ecopass- che i mezzi pesanti dovrebbero tecnicamente pagare per il passaggio sullo Stretto.
“Se questa cifra fosse stata versata con regolarità, dalla sola Caronte e Tourist, per il solo 2012, avremmo acquisito una somma enorme. Verso la questione su cui sono intervenuto spesso non c’è stato alcun interessamento anche da questa Amministrazione, che non mi ha dato risposta, così come anche gli armatori. Nessuno tra loro ha pensato di smentirmi. Sin qui c’è stato assoluto silenzio, quindi temo di aver avuto ragione”.
Ecopass o meno, dove si prenderanno le risorse necessarie per provvedere alla manutenzione della Circonvallazione e la sua conseguente messa in sicurezza è uno dei punti su cui il consiglio chiede chiarezza, come ribadito nella delibera approvata la quale prevede di procedere per una soluzione finalizzata ad ottimizzare le spese, adottando un’azione che sia risolutiva una volta per tutte e renda sicuro il tratto viario in oggetto, terribile pericolo -da anni- per chi ne fruisce, con le quattro ma soprattutto con le due ruote. (@eleonora.urzì)