TERREMOTI DI CARTA, TRA “EQUIVOCI” DEL PRESENTE UNA TRACCIA PER IL FUTURO LETTERARIO

Si è appena conclusa la IV edizione del premio letterario Terremoti di Carta, promosso dall’omonima associazione culturale, avente per tema l’equivoco. Come sottolineato dalla presidente Nancy Antonazzo “l’occasione delle premiazione è momento di condivisione”, sicuramente importante in questi tempi segnati da una aridità culturale tangibile. Aridità che il presidente della giuria, il dottor Sergio Todesco, a nome della Biblioteca Regionale, che ha patrocinato il concorso, ha voluto ribadire: “Oggi più che mai la scrittura è importante per sfuggire dall’era del soliloquio o peggio ancora del monologo a cui ci spingono di sottoporci gli smartphone. L’associazione Terremoti di Carta impianta, in un territorio faticoso come Messina, spazi di dialogo ed idee che sono da sostenere”.

Per la narrativa, sezione adulti, ha vinto il primo premio nella sezione narrativa Fabrizio Palmieri per il racconto breve Luce nel fango, in cui ha saputo intrecciare il linguaggio allusivo alla trama con interessanti considerazioni sul male nel mondo.

Una menzione di merito, invece, per la narrativa, sezione giovani, è stata conferita alle tre giovanissime Elena Caltagirone, Elisa Irrera e Giusy Pollicino, autrici del racconto breve Un dono prezioso, affiancate dalla preside dell’istituto “Don Bosco” e premiate dal vicedirettore di Messina OraFabio Bonasera.

Menzione di merito per la poesia, sezione adulti, è stata assegnata a Francesco Furchì per Enigma, un componimento ricco di suggestioni metafisiche scaturite dalla contemplazione del creato.

Un premio speciale è stato dato in memoria di Antonino Bonadonna, autore messinese scomparso un anno fa. Con estrema emozione, il presidente Nancy Antonazzo ha donato ai familiari una cornice con la riproduzione della lirica Come un chicco, composta in occasione della nascita del primogenito. In ricordo di Bonadonna, infatti, è stata insignita del premio Marzia Buceti per il racconto breve La vecchia, per la trama avvincente ed il linguaggio fresco ed ironico.

In occasione di questa premiazione, però, Todesco, ha voluto ricordare che “la scrittura deve essere sempre accompagnata da buona lettura, per metterci in ascolto con quello che gli altri hanno fatto”.

Nell’auspicio che la parola sia viva nell’esperienza della grande letteratura e sia nello stesso tempo la cartina di tornasole per i futuri autori, auguriamo a tutti i vincitori una carriera di tanta cultura e successo. (@ClarissaComunale)

 

 

 

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