SAN FRATELLO: FURTO DI LEGNAME NEL PARCO DEI NEBRODI, AI DOMICILIARI 5 TAGLIALEGNA

Sono stati sorpresi con un carico di legname prelevato abusivamente dal Parco dei Nebrodi. In manette degli “spaccalegna” che non hanno rispettato i vincoli paesaggistici tagliando abusivamente alberi di proprietà demaniale.

A mettere in allarme i Carabinieri di San Fratello una telefonata anonima, che segnalava la presenza di persone intente a caricare legname in una zona boschiva, ricadente all’interno del territorio del “Parco dei Nebrodi”.

I militari, quindi, hanno predisposto un  controllo lungo la SS 289, tra i territori di San Fratello e Cesaro’, con la speranza di riuscire a fermare l’eventuale mezzo su cui poteva essere stato caricato detto legname.  Così è stato:  viaggiava infatti con direzione Cesarò – San Fratello, un grosso autocarro su cui erano stati caricati circa 80/90 quintali di legname. Intimato l’alt, è stato identificato il conducente Cirino Cardali  31 anni, residente in San Fratello che ai militari ha dichiarato  che il legname era stato estratto dal taglio di alberi in contrada Levanche, agro del comune di San Fratello, posto quasi al confine con il territorio di Cesarò.

Ma questa località ricade all’interno del territorio del “Parco dei Nebrodi” e i carabinieri, notato l’evidente imbarazzo del conducente, nella circostanza privo di qualsivoglia documento che attestasse la provenienza del carico, lo hanno invitato ad accompagnarli sul luogo ove era avvenuto il taglio degli alberi.

Giunti sul posto, hanno sorpreso  quattro persone intente a caricare su un camion altro legname, con l’ausilio di una pala meccanica: Mario Cardali 22 anni, Filadelfio Cardali 24anni, Salvatore Lanuto  46 anni  e Luigi Lanuto 44 anni, tutti residenti in San Fratello.

Rinvenuta una catasta di 30 quintali circa di legname e due motoseghe,  utilizzate per il taglio degli alberi di quell’area boschiva. Compreso che a nulla sarebbe valso mentire, i taglialegna riferivano di non avere alcuna autorizzazione.

A quel punto, accertato che si era trattato di un taglio di alberi di proprietà demaniale, per altro ricadenti in area soggetta a vincolo, in assenza delle necessarie autorizzazioni, i militari hanno proceduto all’arresto dei cinque, per furto aggravato in concorso, sequestrando tutto il legname già pronto per il trasporto, per un peso complessivo di circa 120 quintali.

Il taglio indiscriminato di alberi, purtroppo abbastanza frequente in quelle aree boschive così vaste e rigogliose, provoca ingenti danni non solo da un punto di vista economico, ma anche e soprattutto all’ambiente. Un ambiente, quello del “Parco dei Nebrodi”, con un ecosistema straordinario che occorre in ogni modo preservare, anche da coloro che, talvolta inconsapevolmente, rischiano di pregiudicarne in maniera irreversibile l’equilibrio.

I quattro, così come disposto dall’A.G. di Patti, sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.

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