Inconvenienti di natura burocratico – amministrativa ne hanno rallentato il cammino, ciononostante entro la metà del mese di luglio prossimo la nuova pista ciclabile, che collegherà l’area centro sud della città con la litoranea nord, sarà una realtà in grado di imprimere a Messina un tratto più squisitamente ambientalista. Un impegno solenne che è stato ufficializzato questa mattina, nel corso di una conferenza a palazzo Zanca, dal dirigente del dipartimento mobilità urbana, Mario Pizzino, dal sindaco, Renato Accorinti, e all’assessore all’ambiente ed ai nuovi stili di vita, Daniele Ialacqua.
“Già a partire da domani pianificheremo con i vigili urbani tempi e modalità di ripristino dei lavori – assicura il dirigente comunale – i primi interventi naturalmente riguarderanno il rifacimento del manto stradale esistente e l’apposizione di una nuova segnaletica, attraverso fondi già previsti e stanziati dal dipartimento viabilità, per poi proseguire con la realizzazione del circuito ciclabile vero e proprio”.
Tempi e modalità, assicurano da palazzo Zanca, saranno dunque rispettati nonostante le battute di arresto che, nei mesi scorsi, avevano messo in forse la realizzazione del nuovo circuito: “Il rallentamento dei lavori, che non è da imputare alla ditta appaltatrice – precisa Pizzino – si è verificato in relazione ad un problema di incomunicabilità da parte nostra con la sovrintendenza in relazione a quella parte di progetto inerente alla rimozione degli alberi di leccio e di oleandro presenti nell’area nord di corso Cavour. Credo ci sia stato un fraintendimento rispetto alle nostre intenzioni, che in alcun modo sono finalizzate a penalizzare il verde pubblico urbano, che ha fatto dilatare i tempi di realizzazione: è mia intenzione però – ribadisce il responsabile alla mobilità – rispettare i tempi di consegna originari e a metà del mese prossimo la pista ciclabile sarà una realtà sulla quale poter contare in tema di mobilità sostenibile”.
Finanziato dal ministero dell’Ambiente, il nuovo percorso su due ruote si snoderà da villa Dante, attraversando il centro storico tra via Tommaso Cannizzaro, corso Cavour, via Garibaldi e via Cesare Battisti, per ricongiungersi con l’area ciclabile nord della città.
“Abbiamo un obiettivo – esordisce Acconti – valorizzare la qualità della vita nel rispetto di ogni essere vivente, una scelta questa all’interno della quale la pista ciclabile rappresenta un tassello fondamentale, una visione trasversalmente condivisa che non appartiene esclusivamente al mondo ambientalista. L’area di corso Cavour non rimarrà senza verde, non solo i sedici alberi rimossi verranno sostituiti, ma anche gli spazi attualmente sprovvisti di verde saranno arricchiti di nuovi esemplari per un totale complessivo di 31 stalli che interesseranno la carreggiata lato monte di via Cavour”.
In quest’ottica il circuito della nuova pista ciclabile risponderà ad un’esigenza complementare: quella di ridare fiato ad un città che negli anni si è ricoperta di un’opaca ed opprimente coltre di smog. “Dotare il centro storico di un circuito ciclabile rappresenta per questa amministrazione un progetto fondamentale – spiega Ialacqua – un progetto all’interno del quale l’isola pedonale giocherà un ruolo decisivo. L’obiettivo sarà quello di potenziare la rete ciclabile soprattutto rispetto alle principali aree di collegamento, come la stazione ferroviaria e marittima”.
Le modalità dell’operazione di trapianto e abbattimento degli esemplari presenti nel percorso interessato dai lavori di realizzazione del percorso ciclabile sono state illustrate dall’agronomo comunale Alessandro Giami: “Gli esemplari di oleandro che verranno trasferiti in altra sede, prevalentemente in piazza Crisafulli, sono circa sei mentre una dozzina saranno gli esemplari di leccio che potranno essere trapiantati. L’area successivamente verrà rinverdita ancora con esemplari di leccio e oleandro, specie che per le proprie caratteristiche mediterranee hanno mostrato di sapersi meglio adattare a un clima umido come il nostro”.
Contenuti, assicura l’esperto di palazzo Zanca, saranno i costi legati ad acquisto ed abbattimento: “I nuovi esemplari verranno acquistati dall’azienda forestale mentre per l’abbattimento degli esemplari danneggiati e l’espianto di quelli in buone condizioni di salute la cifra preventivata non supererà i 1.500 euro complessivi”.