Ce n’è proprio per tutti i gusti a Etna Comics, quest’anno più che mai. Dalla quantità impressionante di ospiti, alla grande varietà di workshop, presentazioni ed attività in genere, passando per i nuovissimi spazi espositivi dedicati al Giappone e ai bambini. Per essere una manifestazione nata soltanto nel 2011, i risultati della convention catanese sono davvero sorprendenti.
Anzi, forse sorprendente non è nemmeno la parola più indicata: il successo di pubblico (oltre 50.000 presenze), per esempio, non è soltanto meritato, ma anche abbastanza prevedibile, visto il boom della scorsa edizione. In principio si era parlato di numeri ancora più grandi, ma a dire il vero forse è stato meglio così: il complesso fieristico “Le Ciminiere” comincia, infatti, a dare qualche segno di inadeguatezza, anche e soprattutto dal punto di vista della vivibilità degli spazi. Ma, d’altra parte, non tutte le fiere hanno a disposizione il centro storico di un’intera cittadina come il mitico Lucca Comics & Games.
Farsi strada tra le centinaia di cosplayer è dunque impresa ardua e anche un po’ stancante, specie se in alcuni padiglioni manca l’aria condizionata, ma tutta la fatica è pienamente ripagata e bilanciata dalle numerosissime attività in programma nell’arco dei tre giorni: occasioni di arricchimento culturale e professionale per chi lavora in questo campo (dai workshop alla consegna dei portofolio, senza dimenticare le anteprime editoriali esclusive, vera cartina di tornasole dal punto di vista della credibilità), ma anche di semplice divertimento per curiosi ed appassionati (giochi di ruolo dal vivo, contest, Maid Café).
Come dicevamo, ce n’è per tutti i gusti.
Gli amanti dei fumetti, veri protagonisti del festival, hanno potuto godere di un eccezionale parterre di ospiti internazionali, che non si sono limitati a “raccontarsi” nelle tante conferenze previste, ma hanno tenuto anche diversi laboratori di disegno e sceneggiatura. Tra questi, attesissimo l’incontro con lo statunitense Greg Capullo, mitico disegnatore di Batman per la DC Comics, che ha descritto il suo lavoro in coppia con lo sceneggiatore Scott Snyder.
Simpaticissimo e disponibile come pochi, Capullo manda i suoi saluti ai lettori di MessinaOra.
http://www.youtube.com/watch?v=hRqmenDnK_k &w=400&h=300
E proprio Batman è stato uno dei protagonisti di questa edizione, che ha voluto celebrarne il 75° anniversario con una ricca mostra, tra schizzi originali, tavole e gadget. Motivo di vanto per l’organizzazione, sebbene non particolarmente frequentate, le due aree mostre hanno ospitato anche un’esposizione di memorabilia anni ’90 per il lancio dell’ultimo lavoro di Sergio Algozzino (che ha colorato il manifesto ufficiale del festival) Memorie a 8 Bit, le illustrazioni originali del primo romanzo di Fabio Celoni Gli Abitanti dell’Ombra Effimera, un “racconto per immagini” incentrato sulla figura dell’affascinante Eva Kant e le 70 tavole (alcune mai esposte in Italia) di Tutto Ricominciò con un’Estate Etnea, la mostra di una leggenda del fumetto nostrano come Milo Manara. L’ospite probabilmente più atteso di tutta la manifestazione – letteralmente preso d’assalto in area firme e per i corridoi de “Le Ciminiere” – ha tenuto un workshop di disegno dal titolo La Sensualità del Tratto.
L’altro amatissimo ospite di questa edizione è stato senza dubbio Leo Ortolani, che ha vissuto una tre giorni stracolma di impegni: dalla cerimonia di apertura, al workshop dell’ultima giornata di festival. Durante la conferenza di sabato, Fletto i Muscoli e Sono nel Vuoto, l’autore ha fatto luce sul futuro della sua creatura, Rat-Man, che almeno fino al 2015 avrà ancora tante avventure da vivere. Ma a cosa si dedicherà dopo? “Mah, potrei fare il reboot di Rat-Man, tutti fanno reboot ormai”, scherza, “o magari dedicarmi a qualche graphic novel“.
I grandi nomi del fumetto, comunque, non finiscono qui: presenti (e molto attivi) alla manifestazione anche Roberto Recchioni e Alessandro Bilotta (curatori di Dylan Dog), così come Akemi Takada, l’illustratrice giapponese famosa per Lamù. Tra i volti nuovi e già popolarissimi, particolarmente gettonato dal pubblico è stato Sio, fumettista sui generis e youtuber, famoso per i suoi Scottecs Comics. Abbiamo incontrato anche Don Alemanno, il disegnatore del virale Jenus di Nazareth, che ci manda il suo “saluto migliore”.
http://youtu.be/p41umooogoU &w=400&h=300
Fenomeni del web, insomma, oltre che del più ristretto mondo dei comics: un po’ come i videoblogger della Youtube Alley, una nuova sezione introdotta quest’anno, in cui fare la conoscenza, tra gli altri, dei vari Dario Moccia, Maurizio Merluzzo (un abitué di Etnacomics), Davidekyo e il messinese Marco Merrino alias Croix89. Presenti anche gli altrettanto popolari Doc Manhattan, al secolo Alessandro Apreda, e Daniele Daccò, ovvero Il Rinoceronte di Orgoglio Nerd, che hanno presentato e firmato i propri libri, rispettivamente Per il Potere di Greyskull e L’Occhio del Rinoceronte. Anche Daccò, come Capullo e Alemanno manda i suoi saluti ai lettori di MessinaOra.
http://youtu.be/BWBZTeoWoN0 &w=400&h=300
Altra novità di quest’edizione 2014 è stata, come dicevamo, l’apertura di nuovi spazi. E’ stato reso fruibile, infatti, un nuovo padiglione, dedicato interamente al Giappone. Presso il Japan Center, che inglobava anche la sala proiezioni Fuji, si sono svolte tante attività curate dalle associazioni Amici del Giappone, Mangames e Sow: tra queste, lezioni di lingua e cucina nipponica, selezioni per il contest di Karaoke e dimostrazioni di Sumo e Kendo. Nell’area è stato allestito anche un esclusivo bar a tema One Piece.
L’Area Palco, che ha ospitato i concerti di Cristina D’Avena e Giorgio Vanni, nonché il cosplay contest, è stata spostata dalla piazza antistante l’entrata ad uno dei padiglioni interni alla struttura fieristica, con una capienza massima di 1200 persone. Ciò ha impedito a molti frequentatori di assistere agli spettacoli programmati nell’area, in particolare all’attesissimo evento cosplay finale: una pecca alla quale l’organizzazione dovrà cercare di porre rimedio nel prossimo futuro, magari pensando ad una location differente qualora l’arena interna non venisse ristrutturata in tempo e dunque nuovamente adibita al pubblico.
Tutto sommato, comunque, questa quarta annata ci ha regalato ancora una volta grandi soddisfazioni. Ogni piccolo spazio era occupato da uno stand, un’attività, un evento: stavolta più che mai i tre giorni in programma sono sembrati pochissimi. Perfino i bambini hanno trovato pane per i loro denti nella nuova Area Junior, in cui sono stati proposti diversi workshop pensati appositamente per i più piccoli, oltre all’immancabile animazione con i personaggi Disney.
Insomma, Etna Comics è diventato, nel giro di quattro anni, un appuntamento irrinunciabile. Per capirlo, basta farsi un giro per i padiglioni de “Le Ciminiere” e tendere l’orecchio alla grande varietà di accenti (e anche un paio di lingue straniere) che è stato possibile ascoltare nel corso della manifestazione. Segno che il pubblico del festival catanese si è notevolmente allargato, per raggiungere anche gli appassionati d’oltre-Stretto. E se non è questa una prova del suo valore…