Il 19 maggio scorso qualcuno era già pronto a festeggiare per l’avvenuta pubblicazione dei bandi di gara dei Servizi Sociali; appena cinque giorni dopo, però, operatori del settore e sindacati protestavano contro l’Amministrazione, rea di essersi discostata dalle indicazioni degli uffici inserendo la previsione che “sull’importo a base d’asta i concorrenti dovranno produrre offerta in ribasso”, come evidenziava Clara Crocè .
In soldoni, secondo la Cigl, ciò si rifletterebbe sul fatto che “sulle spese di gestione e sugli oneri di sicurezza le cooperative partecipanti potranno presentare offerte al ribasso fino al 100%” .
Appena due settimane fa, la sindacalista sottolineava con preoccupazione rischi relativi la gestione degli asili nido ossia la regolare erogazione dei servizi essenziali ad essi collegati, quali la mensa, ad esempio. Sempre la Cigl muoveva obiezioni circa gli orari di apertura dell’asilo di Camaro i quali, stando alle considerazioni della sigla sindacale, avrebbero comportato uno sbilanciamento competitivo in favore di più “comode” strutture private.
A richiedere un intervento urgente al sindaco Accorinti e all’Assessore Mantineo oggi arrivano anche i presidenti dei comitati di gestione asili nido comunali “Suor Maria Francesca Giannetto”, “S. Licandro” e “Angolo del Cucciolo” i quali, appellandosi ad amministratori, dirigente al ramo, Segretario Generale e Responsabile Asili Nido Comunali, li invitano a ritirare in autotutela il bando di affidamento gestione asili nido comunali, auspicando inoltre un incontro urgente tra tutte le parti interessate.
Attraverso una nota i presidenti Alessandro Cacciotto (Suor Maria Francesca Giannetto a Camaro), Paolo Barbera (San Licandro) e Valerio Anastasi (Angolo del Cucciolo) si dicono estremamente preoccupati per il futuro della gestione degli asili comunali soprattutto in termini di qualità dei servizi erogati e le ragioni sono le medesime esposte qualche settimana fa da Cigl.
“Fino ad oggi, sia i bambini che le famiglie hanno potuto godere di servizi ottimali, del domani non c’è certezza. Come Presidenti dei Comitati dobbiamo necessariamente temere su cosa potrà accadere. Sarebbe stato opportuno, inserire nel bando, un limite al ribasso che sicuramente avrebbe dato qualche garanzia in più. Così invece si interpone uno pseudo risparmio alla bontà dei servizi soprattutto quando destinatari sono piccoli bambini”, si legge nella missiva. “Nonostante poi nel dettato del bando sia previsto l’assorbimento del personale, certamente neanche quest’ultimo può fare sonni tranquilli”. La difesa dei diritti di bambini e famiglie passerebbe dal ritiro del bando, secondo i firmatari che, adesso, attendono un riscontro da Palazzo Zanca.