“La Tav va sabotata. Ecco perché le cesoie servivano; sono utili a tagliare le reti. Hanno fallito i tavoli del governo, hanno fallito le mediazioni; il sabotaggio è l’unica alternativa”. Con questa dichiarazione pubblica a favore del Movimento No Tav, Erri De Luca è stato indagato per il reato di istigazione a delinquere, ai sensi dell’articolo 414 del codice penale. Lo scrittore napoletano aveva anche ammesso di aver preso parte attivamente a forme di sabotaggio in Val di Susa. Oggi, a Torino, si terrà il processo, il cui esito, nel caso di condanna, sarà comunque accettato De Luca che ha dichiarato di non voler fare ricorso in appello, ma di farsi ugualmente la galera, anche se ciò è stato causato dall’aver espresso una opinione.
La rete, nel frattempo, si schiera a favore di De Luca, organizzando già da ieri eventi e reading a sostegno dello scrittore. Molte le iniziative disseminate per l’Italia, in particolar modo nella nativa Napoli. In Sicilia hanno aderito Catania, Siracusa e Palermo. Ma non solo Italia. Anche al di là dei confini librerie gestite da italiani hanno voluto esprimere solidarietà per De Luca: Berlino, Lione, Londra.
Ciò che rivendicano i sostenitori di Erri De Luca è la libertà di espressione e di opinione, che, a loro avviso, con questo processo sembra essere stata schiacciata. L’ideale dello scrittore muove infatti dalla considerazione che l’intellettuale deve essere “impegnato”, attivo nella società e pronto a mettere in pratica ciò che sostiene. Solo che tutto ha sempre un prezzo.
(CLARISSA COMUNALE)