ATM: PRIMO GIORNO DI LAVORO PER FOTI, CISL “SERVONO MEZZI PER GARANTIRE IL SERVIZIO”, MANNA “QUI NESSUN CAAF”

Da sinistra: Domenico Manna, Giovanni Foti, Gaetano Cacciola, Gian Piero Fantini

Si è ufficialmente insediato questa mattina negli uffici di via La Farina alla guida della partecipata il torinese Giovanni Foti, che per i  prossimi sei mesi si occuperà del risanamento dell’azienda pubblica  di trasporti.
La programmazione annunciata dal nuovo direttore generale prevede l’arrivo in città dal capoluogo piemontese di 15 mezzi, opportunamente sottoposti a revisione, per rafforzare i collegamenti pubblici, la centralità nel progetto di rilancio della linea tramviaria e l’introduzione del biglietto elettronico che sarà consequenziale al miglioramento ed all’ implementazione del servizio.

E proprio l’Atm è stato il punto centrale all’ordine del giorno del direttivo della Fit Cisl di Messina, che ha avanzato richiesta all’Amministrazione comunale di un leasing per l’acquisto di 70 autobus, l’organizzazione e la riorganizzazione dei servizi interni ed esterni e la richiesta del Contratto di servizio.

Alla presenza del segretario provinciale Manuela Mistretta e del responsabile dell’area contrattuale Tpl, Letterio Sturiale, è stato affrontato anche il tema delle difficoltà che i dipendenti di diversi settori incontrano ogni giorno e le possibili proposte per il risanamento e il rilancio dell’Azienda Trasporti.

«Quello che è risaltato – ha detto Manuela Mistretta – è il forte senso di  appartenenza all’Azienda da parte dei lavoratori e la grande voglia di farla ripartire. È proprio grazie al grande impegno degli autisti e delle maestranze dell’officina, alle prese ogni giorno con mezzi ormai vecchi di almeno 30 anni, che  oggi si riesce a garantire quel minimo di servizio alla cittadinanza».

Inanto, a proposito di “rapporti” con i sindacati, stamattina è giunta una precisazione del Commissario speciale dell’Azienda Trasporti Municipalizzata, Domenico Manna, in merito alla presenza nella sede Atm di un centro di assistenza fiscale (CAAF). “Non è presente in azienda alcuna postazione CAAF appartenente a sigle sindacali. Pertanto ogni autonoma iniziativa è formalmente ritenuta abusiva, contraria alla normativa vigente in materia e perseguibile legalmente. A tal proposito – conclude Manna – si rammenta che è severamente vietato l’ingresso a persone estranee all’azienda se non per motivi aziendali e comunque preventivamente autorizzati dal dirigente del settore”.           

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