Messina – Bassano Virtus (Arbitro Daniele Martinelli, sezione di Roma 2)
Alla fine non è riuscita l’impresa agli uomini di Grassadonia, sconfitti per due reti ad una dal Bassano nel segno, ancora una volta, di Emanuele Berrettoni, calciatore di categoria superiore che ha anche quest’oggi fatto la differenza in mezzo al campo. Ribaltare il risultato della gara di andata non era un’operazione semplice e nonostante, specie nel primo tempo, il Messina prenda fin da subito in mano le redini della partita, ad avere le occasioni migliori è comunque il Bassano che, come era facile prevedere, si chiude bene e gioca sulle ripartenze: i veneti, quando vengono avanti, sono sempre pericolosi; dal canto suo il Messina sceglie di adottare una soluzione improduttiva, affidando l’impostazione del gioco a Cucinotta e De Bode. Nel secondo tempo, dopo il secondo gol degli avversari, saltano gli schemi ed il Messina smette di crederci, uscendo comunque dal campo fra gli applausi, grazie anche al gol della bandiera di Bernardo sul finale. Il grande assente di oggi però è il pubblico messinese: cornice che disattende le aspettative e siamo pronti a scommettere che il Patron Pietro Lo Monaco, in tribuna, abbia rimbrottato non poco. Onore invece allo zoccolo duro, festante dal primo all’ultimo minuto, immenso quando sullo 0-2 grida “Grazie Ragazzi”, strappando un caloroso applauso a tutti gli altri presenti sugli spalti. Stakanovisti, anima del tifo giallorosso. La sconfitta di oggi non scalfisce quanto fatto durante il campionato, da domani società già a lavoro per programmare la prossima Lega Pro Unica.
La cronaca. Il Messina scende in campo con Lagomarsini, Ignoffo, Cucinotta, De Bode, Bucolo, Maiorano, Guerriera, Squillace, Costa Ferreira, Bernardo, Corona; Mario Petrone schiera invece Rossi, Toninelli, Bizzotto (N), Scrosta, Pelagatti, Zanella, Cortesi, Proietti, Pietribasi, Berrettoni, Semenzato. Determinazione e grinta nei primi minuti dell’incontro da parte dei bianco scudati, già al 3’ pericolosi con un pallone vagante in area avversaria. Al 5’ Bassano in avanti con Cortesi che si ritrova una preziosa palla gol grazie all’assist in mezzo all’area di Berrettoni, ma il numero sette calcia debolmente e Lagomarsini è attento; sul capovolgimento di fronte Corona calcia sull’esterno della rete da posizione defilata. Al 7’ attimi di tensione fra uno Squillace piuttosto nervoso e Berrettoni, con il direttore di gara che opta per un giallo condiviso. Al 20’ primo grave errore di Ignoffo che lancia l’azione degli ospiti, lesti ad approfittare ma non cinici quando Berrettoni calcia a lato sprecando un ottima opportunità; al 29’ uno straordinario Berrettoni manovra da metà campo e lancia Scrosta che mette in mezzo un pallone deviato di poco a lato di testa da Pietribasi. Un minuto dopo nuovo errore di Ignoffo, questa volta fatale: il solito Berrettoni gli ruba palla e lancia in rete Pietribasi sul quale è prodigioso Lagomarsini che però non può nulla sul tap-in vincente del numero 10 veneto. Al 36’ Corona divora il gol del pari centrando il portiere a pochi passi dalla linea di porta dopo un’azione convulsa e la prima frazione scivola via con il cambio, al 39’, Pagliaroli-Guerriera.
Nella ripresa, Ignoffo prova a riscattarsi concludendo alto sulla traversa al 50’, ma è Ferreira che prova a prendere in mano il match: il giocatore portoghese, già lontano dai colori giallorossi, non riesce ad essere pericoloso come al suo solito, neanche quando al 13’ viene servito da un grande Corona in mezzo all’area non riuscendo clamorosamente a trovare la deviazione sotto porta. Nella fase migliore dei padroni di casa è ancora il Bassano a colpire: al 19’ rigore calciato perfettamente dal simbolo Berrettoni ed è 0-2. Da questo momento della partita i ritmi si abbassano e affiora la stanchezza. Al 28’ Ignoffo viene espulso per doppia ammonizione, concludendo così una stagione al ribasso, e in seguito inizia la girandola dei cambi: Trento rileva Toninelli, Scrosta lascia il posto a Iocolano mentre per il Messina Simonetti e Silvestri subentrano rispettivamente a Bucolo e Pagliaroli. Al 34’ Pietribasi pericoloso con la sua conclusione in acrobazia al volo su suggerimento di Iocolone, mentre dalla parte opposta Silvestri non punge con il suo colpo di testa. Al 38’ passerella per l’uomo partita Berrettoni (sostituito da Bizzotto Stefano), fischiato dalla curva ma applaudito dalla tribuna e sul filo di lana Bernardo trova il gol della bandiera appoggiando in rete un facile pallone.
A fine partita, festeggiano comunque entrambe le squadre: il Bassano per la Supercoppa, il Messina per i quarant’anni dell’inossidabile Giorgio Corona, al quale la società dedica il taglio della torta, sotto la Sud. [ROBERTO FAZIO]