Notificata ad Amministrazione e Consiglio Comunale la preoccupante relazione della Corte dei Conti che ragguaglierebbe sulle pessime condizioni della città peloritana. Conseguenze drammatiche quelle che potrebbero scaturire dalla pronuncia della Magistratura sul bilancio Consuntivo 2012.
Esprime turbamento il Consigliere Comunale Libero Gioveni che valuta perfino l’opportunità di scegliere la soluzione finale: “staccare la spina al malato terminale optando forse per il male minore, ossia dichiarare il dissesto finanziario dell’Ente”.
A subire il contraccolpo dello stato di emergenza, lo ribadisce il Consigliere, saranno i servizi non dovuti per legge e di cui, pero, molti cittadini necessitano. Percorso obbligato dal momento che “l’aver precluso da parte dei magistrati l’assunzione di impegni e il pagamento di spese diverse da quelle dovute per legge può risultare fatale o comunque decisivo nella scelta di non poter più garantire alcuni servizi importanti per la collettività”, scrive Gioveni.
Nel maggio 2013, a seguito dell’approvazione del Consuntivo 2011 contenente disavanzi d’amministrazione e debiti fuori bilancio, il Commissario Croce aveva emanato una determina con cui bloccava l’area economico- finanziaria del Comune nello spostamento di risorse, eccezion fatta per le entrate a destinazione vincolata, in altre parole divieto a prendere impegni di pagamento per servizi non previsti per legge.
Oggi come un anno fa l’Amministrazione è tenuta a farsi i conti in tasca e, come imposto dalla Corte dei Conti, adottare delle misure correttive nell’arco di 60 giorni. Con ogni probabilità, dunque, via mense scolastiche, via scuolabus, via quello che la legge non garantisce.
“Per non parlare poi – prosegue il consigliere – delle gravi ripercussioni che ci potranno essere in ambito occupazionale in merito all’impossibilità di garantire l’integrazione oraria ai contrattisti, mentre forse apparirebbe più possibilista l’assunzione a tempo determinato dei 32 agenti concorsisti della Polizia Municipale visto che la copertura finanziaria potrebbe essere garantita dai fondi Ecopass e dai proventi dell’art. 208 del codice della strada”. (LA.MA.)