Dallo scorso settembre sembrava che la situazione dei trasporti pubblici andasse verso un notevole miglioramento: infatti il ritorno di alcune vetture tenute ferme per parecchio tempo ed il nuovo sistema orario con spostamento del capolinea alla Z.i.r per la maggior parte degli autobus della zona sud aveva aumentato la frequenza delle corse. Ma da qualche settimana si è tornati alla situazione vissuta già esattamente un anno fa: il numero delle vetture disponibili in tutta la città non supera le 20-23 unità nei “giorni migliori” e soprattutto la zona sud della città viene colpita dalla carenza di mezzi, con un vero e proprio “turn over”. Ogni tanto viene lasciato isolato il villaggio Larderia, a volte quello di Mili San Pietro, poi quello di Santo Stefano Medio e tutti gli altri. Ma il disagio maggiore è quello registrato dal villaggio Zafferia, dove l’assenza della linea 10 è quasi cronica.
E’ il consigliere della II Circoscrizione Giampiero Terranova (Pd) a denunciare ufficialmente la situazione difficile che vivono ormai da qualche settimana: “più che di non presenza – scrive Terranova – si parla di disfunzione del servizio in quanto l’autobus appare e scompare lasciando anziani e scolari alle fermata. I residenti reclamano soprattutto le corse mattutine in favore di studenti, lavoratori e massaie”. Il consigliere spiega come la linea 10 a volte non sia presente la mattina, per poi invece effettuare qualche corsa nel pomeriggio. “Questo crea disagi – continua Giampiero Terranova – a tutti coloro che utilizzano il servizio di trasporto pubblico, se così si può chiamare, riversando pericolosamente sulla SP40 (strada che collega il villaggio con la SS114) una quantità di pedoni in una strada priva di marciapiede e con un impianto di pubblica illuminazione carente nelle ore serali”.
Ciò che chiede il consigliere della II Circoscrizione, a nome di tutti gli abitanti del villaggio Zafferia, è il ripristino del servizio, considerando che dalla strada statale al capolinea della piazza S. Nicolò ci sono circa 3 km di strada (tra l’altro in salita per chi torna in paese dalla ss114) che diventano pesanti da percorrere soprattutto per anziani e massaie con borse della spesa, soprattutto con la stagione calda che è alle porte. (SIMONE INTELISANO)