La procura di Messina ha chiesto la proroga delle indagini per 36 persone indagate per i debiti fuori bilancio al Comune di Messina, che hanno portato Palazzo Zanca, nel 2012, ad un passo dal dissesto.
Indagati, tra gli altri, l’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, tutti i componenti della giunta in carica tra il 2009 e il 2011, i revisori dei conti, l’ex ragioniere generale di Palazzo Zanca, Ferdinando Coglitore, e diversi dirigenti degli uffici economici.
A firmare la proroga delle indagini il sostituto procuratore Antonio Carchietti, per consentire alla Procura di proseguire l’inchiesta arricchita anche dalle relazioni del consulente Vito Tató, incaricato di analizzare i bilanci del comune.
Qualche giorno fa è arrivata anche la bocciatura del bilancio comunale del 2012 da parte della Corte dei conti, che ha evidenziato il mancato rispetto del patto di stabilità per il 2012, con un consistente disavanzo finanziario.
In particolare la Corte dei Conti aveva rilevato il notevole squilibrio tra spese ed entrate correnti , con un saldo pari a 4,7 milioni di euro e il consistente saldo negativo di cassa pari a euro 172 milioni; nonchè un disavanzo di amministrazione pari a euro 2.468.132,88 e il persistente e sistematico ricorso ad anticipazioni di tesoreria, pari ad euro 162.191.054, per 363 giorni, che si reitera da più esercizi finanziari.