Un pomeriggio all’insegna dei valori dello sport, dello stare insieme e del gioco più amato dagli italiani : il calcio, per una volta inteso come strumento di crescita umana e sportiva e non di violenza o divisione.
Etica sportiva, valori e fratellanza, principi cardini della partnership sancita ad inizio Settembre tra la “Scuola Calcio Sicilia” e l’A.C. Milan, una collaborazione a tutti gli effetti per ricercare anche nel territorio messinese i futuri campioncini della nazionale e ieri, lunedì 5 Maggio, ulteriormente sottolineata dalla presenza di Filippo Galli, storico difensore del Milan dei record ed oggi direttore del settore giovanile dello stesso Milan.
Una visita, quella di Galli, fortemente voluta dalla società Milan per inaugurare il progetto sportivo nato a Settembre e per complimentarsi , per mezzo del suo direttore del settore giovanile, con le 2 squadre Under 10 e Under 12 che, in neanche un anno, sono già riuscite ad imporsi sul campo, conseguendo la vittoria nel campionato regionale CSI di categoria, qualificandosi quindi per le finali nazionali che si disputeranno a Lignano Sabbiadoro nel mese di giugno.
Oltre ai complimenti per lo splendido lavoro finora eseguito da tutto lo staff della Scuola Calcio Sicilia, numerose sono state le novità introdotte da Galli come le convocazioni per i 3 tornei che si svolgeranno a Roma, Milano e Londra e che vedranno coinvolti proprio i giovani atleti della Scuola Calcio Sicilia. Approfittando di questa giornata di sole, sport e divertimento, noi di messinaora siamo riusciti ad scambiare due piacevoli chiacchiere con un ex giocatore ed ora dirigente di livello internazionale come Fillippo Galli.
Direttore, buon pomeriggio e grazie mille per la sua disponibilità. Ben 13 stagioni nel Milan condite dalla vittoria di 3 Coppe Campioni , 5 scudetti e numerosi altri trofei di valore nazionale ed internazionale. Che consiglio si sente di dare ad un giovane per ottenere una carriera così longeva ?
Buon Pomeriggio anche a te. E’ difficile dire quale sia il segreto, credo che l’importante per questi bambini sia avvicinarsi al calcio, a questo sport, con grande passione ed una grande voglia di divertirsi.
Quando si parla di bambini o di giovani prima di tutto dobbiamo essere bravi noi adulti, istruttori ma anche i dirigenti delle varie scuole calcio, a sostenere i giovani che si affacciano allo sport, senza valutarli per i risultati che conseguono ma per l’impegno che mettono in campo.
Poi, per quanto riguarda discorsi tecnici, oltre alla fortuna di essere dotati di un talento naturale, è difficile stabilire una reale bravura in questa fascia d’età , parliamo di bambini che hanno 7-8 anni, l’importante è che tutti siano consapevoli che al centro dell’attenzione ci debba essere il bambino e la sua crescita senza forzare le tappe e senza porre da parte dei genitori, ma anche di tutti gli addetti ai lavori, delle aspettative troppo alte.
Una domanda che spesso ci si pone quando si pensa al calcio in Italia è perche rispetto ad altri paesi europei, lei ad esempio ha giocato anche nel Watford in Inghilterra , è così difficile rendere il calcio uno strumento di crescita umana e sportiva per un giovane. E’ un problema culturale o c’è dell’altro ?
Si, concordo, ma credo che sia un insieme di problemi. Probabilmente manca la cultura dello sport come dicevi, basta vedere quello che è successo sabato scorso durante la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina.
Per colmare un vuoto culturale in uno sport ci vuole del tempo, impegno e persone che la pensano nello stesso modo e questo è ciò che vuole fare il Milan, per quello che può fare il Milan in tal senso con il progetto giovani . Impegnandosi con le scuole calcio, importando una cultura dello sport diversa, quindi grande attenzione alla crescita del bambino che deve essere supportata in generale dagli adulti. Per questo noi prestiamo molta attenzione anche alla formazione di quei tecnici che poi andranno a lavorare ed ad educare i bambini, ricordando sempre che quei bambini che vediamo scorrazzare sul campo, come oggi, saranno gli adulti di domani, il nostro futuro sportivo ma anche umano.
Parliamo quindi di questo legame con la “Scuola Calcio Sicilia”.
E’ un progetto importante. Ci siamo trovati davanti a persone con idee molto chiare come Antonello Panebianco insieme a tutti gli addetti ai lavori che abbiamo incontrato qui, molto attenti alla cura dei particolari e, soprattutto, con una grande passione.
La scuola è stata aperta solo lo scorso Settembre e vanta già più di 200 iscritti e ci sono progetti di sviluppo, nell’immediato futuro, importanti. Credo che la professionalità, la competenza e la passione possano far raggiungere risultati significativi ma i risultati sono anche quelli di vedere i ragazzi crescere in un ambiente sano come questo e poi, se salta fuori anche il campioncino, ben venga , noi come Milan speriamo di essere pronti ad accoglierlo tra le nostre fila.
So che andiamo di fretta, un’ultima battuta sul Messina che finalmente sta risalendo la china, sportivamente parlando, con la promozione in Lega Pro Unica.
Sono veramente molto contento perché una città come Messina, con una provincia così grande, è bello che abbia una squadra in un campionato professionistico come quello di Lega Pro che l’anno prossimo sarà ad una sola lega.
Il lavoro di Lo Monaco sapevo che avrebbe dato i suoi frutti, adesso, però, comincia il difficile, perchè risalire da questo momento in poi non sarà facile, colgo l’occasione quindi per fare un grosso in bocca a lupo a Messina città e al Messina calcio.
Francesco Algeri (@fralgeri)