“Ritengo sia urgente e non più rinviabile che l’incarico alla d.ssa Baronello venga formalmente affidato” : lo ribadisce in una nota indirizzata alla Presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile, la consigliera del Nuovo Centro Destra Daniela Faranda, che chiede di voler fissare con tempestivita’ una seduta di Consiglio comunale invitando il G.A.D.I.A. di Messina a voler presentare al Consiglio una relazione sull’attività che intende svolgere.
“In particolare – prosegue la Faranda – vista la grave situazione di emergenza che l’arrivo di minori migranti sta determinando, chiedo che la d.ssa Baronello venga investita immediatamente del problema e siano messi a sua disposizione tutti gli strumenti tecnici necessari per il più proficuo svolgimento del suo mandato, soprattutto, con specifico riferimento alla problematica sopra segnalata”.
Su un ruolo maggiormente attivo del Garante anche l’Osservatorio Lucia Natoli, che in merito all’ultimo arrivo di migranti a Messina, con una forte presenza di minori, è intervenuto con Saro Visicaro:
“Sarebbe opportuno che la Garante per l’infanzia, la dottoressa Maria Baronello – appena nominata dal Consiglio comunale – fosse messa nelle condizioni di svolgere le proprie funzioni. In particolare, per quanto riguarda la tutela dei minori non accompagnati. Forse soltanto così, ci auguriamo, si potranno evitare deprimenti polemiche istituzionali e non. Sempre che l’interesse primario degli esseri umani e dei loro diritti sia l’obiettivo di chi gestisce a vario titolo vicende delicate. Auspichiamo – conclude Saro Visicaro – che la Garante, quale figura terza, insieme con le istituzioni, si adoperi per trovare un luogo idoneo per ospitare i migranti appena sbarcati, nel segno di un’accoglienza dignitosa”.
Per il coordinatore dell’Osservatorio inoltre “non giungono voci scandalizzate, dopo sette mesi, sull’ipotesi per l’abusivo centro “Le Dune” di Mortelle per il quale la magistratura ha indagato sei funzionari comunali per NON AVERE RIGETTATO LE 64 ISTANZE DI SANATORIA presentate dal proprietario Antonio Marchese procurandogli un non indifferente VANTAGGIO PATRIMONIALE. Un’ipotesi sulla quale si era intestardita invece l’amministrazione comunale. Così come assurde appaiono le soluzioni avanzate dal candidato europeo Rizzo per dirottare gli immigrati nella struttura di Campo Italia ( che evidentemente neppure conosce). Nessuna proposta invece da parte dell’arcivescovo Calogero La Piana pur essendo nella disponibilità di un patrimonio immobiliare immenso. Eppure questa città avrebbe grandissime disponibilità da offrire. La Garante dell’Infanzia si faccia portatrice di qualche saggia proposta“.