Tutelare i consumatori: questo l’obiettivo dell’operazione “Colapesce” eseguita dai Reparti Operativi della Guardia Costiera della Sicilia Orientale nei giorni precedenti le festività pasquali.
I controlli svolti in tutta la Sicilia Orientale, da Milazzo a Pozzallo, hanno visto impiegati 136 uomini e donne del Corpo delle Capitanerie di Porto, 16 Mezzi Aeronavali e 29 Radiomobili.
In particolare gli uomini della Capitaneria di Porto di Milazzo hanno provveduto a sequestrare 100 chili di pescato, successivamente distrutto poiché ritenuto non idoneo al consumo umano.
Il restante pescato, a seguito di controllo sanitario da parte dei veterinari dell’Asp di competenza, che lo hanno giudicato commestibile, è stato interamente devoluto alle associazioni caritatevoli e di beneficienza.
I militari della Guardia Costiera della Sicilia Orientale, coordinati dal Contrammiraglio Domenico DE MICHELE e dal Centro Controllo Area Pesca di Catania, hanno eseguito 180 controlli fra attività commerciali e unità dedite alla pesca. Gli interventi, frutto del costante monitoraggio del territorio e del mare, hanno portato ad elevare numerosi verbali amministrativi irrogando sanzioni per circa 7.000 euro e sequestrando circa 3 quintali di pesce. A tal proposito la Guardia Costiera segnala 100 chilogrammi di pescato che sarebbe stato rinvenuto in scarse condizioni igienico sanitarie. Per questo si è provveduto a redigere apposita notizia di reato a carico del contravventore e l’invio degli atti alla competente autorità giudiziaria.
Individuati anche 20 chilogrammi di Tonno rosso detenuto illegalmente, per il quale è stato elevata una sanzione amministrativa di 4.000 Euro.
Sempre la stessa Guardia Costiera sottolinea come di particolare rilievo l’operazione svolta tra Augusta e Catania che ha comportato il sequestro di oltre 100 chilgrammi di neonata di sarda illegalmente pescata. Tale tipo di pesca è ritenuta dannosa per il ripopolamento del mare.