CALCIO, MESSINA BATTE SORRENTO E VOLA IN LEGA PRO UNICA

Messina-Sorrento (arbitro Giovanni Luciano di Lamezia Terme)

Con due turni di anticipo il Messina , battendo per una rete a zero il Sorrento, conquista la matematica certezza della Lega Pro Unica e può dare il là alla festa del San Filippo, leggermente smorzata dall’invito della Società a non invadere il terreno di gioco. Sugli spalti è comunque una grande festa di colori e passione per i 7.500 spettatori che hanno risposto bene ad un gruppo che li ha a fine gara omaggiati a dovere. A sigillare la vittoria dei giallorossi è ancora una volta il portoghese Pedro Ferreira, autore di una rete ben costruita e finalizzata, picco di emozioni in una gara che, probabilmente complice l’adrenalinica accoglienza dello stadio, non ha in realtà detto molto sul piano squisitamente tecnico. A due match dalla fine del campionato, grazie a questo straordinario girone di ritorno giocato su ritmi altissimi, il Messina non si ferma e punta il vertice della classifica, ora distante solo tre punti: restare comunque fra le prime quattro della classe è necessario per conquistare il pass d’accesso alla Coppa Italia.

La cronaca. Grassadonia schiera Lagomarsini in porta, in difesa il trio Silvestri-D’Aiello-Pepe, a centrocampo Maiorano insieme a Bucolo e Ferreira a supporto degli esterni Guerriera e Squillace, in avanti Corona e Bernardo; Simonelli opta per Santos Miranda Marcos, Imparato, Pantano, Benci, Danucci, Villagatti, Maiorino, Coppola, Musetti, Catania, Lettieri. Il primo quarto d’ora è privo di emozioni, con le squadre attente a studiarsi; bisogna così attendere il 14’, dopo un’ammonizione di Maiorano (11’), per assistere ai primi attacchi del Messina che si rende pericoloso prima con un insidioso tiro cross di Ferreira alzato sulla traversa dal portiere e poi con la botta dalla distanza di Bucolo terminata alta non di molto su azione conseguente. Non passano neanche tre minuti che il portiere del Sorrento deve impegnarsi in torsione per parare il colpo di testa ravvicinato di Maiorano che esalta la curva Sud. In questi primi frangenti i peloritani, grazie anche ad un ispirato Ferreira, sono molto attivi sulla corsia di sinistra, mentre il Sorrento, aggressivo in ogni contrasto non riesce ad affacciarsi dalle parti di Lagomarsini e subisce il piglio avversario. La rete del vantaggio arriva così al 29’, quando Ferreira insacca con un bel diagonale il perfetto assist di Squillace facendo esplodere lo stadio. Il primo tempo scivola via fino al termine e proprio nei minuti finali i campani riescono a produrre la prima sortita offensiva, piuttosto innocua, con il colpo di testa di Musetti sul quale Lagomarsini è attento.

Il secondo tempo si apre con i gialli di Maiorino, Pantano e Pepe e con un Sorrento apparso più in palla: al 10’ avversari pericolosi con la punizione di Maiorino respinta da Lagomarsini con i pugni. Al 13’ il primo cambio della partita è del Messina, con Corona che fra gli applausi valsi una stagione intera lascia il posto a De Vena, giustiziere della Vigor Lamezia nel turno precedente. Al 18’ protagonista ancora il Sorrento, vicino alla rete con un pallone da calcio piazzato che sfila dentro l’area di rigore senza che nessuno degli attaccanti intervenga, mentre soli due minuti dopo è Pantano a divorare la rete del possibile pareggio, calciando alto da posizione ottimale. Subito dopo Lettieri lascia il posto ad Innocenti, e al 25’ si rivede il Messina con una bella girata di Ferreira al volo su cross di Marco Guerriera, un gesto apprezzabile per il grado di difficoltà. Al 30’ secondo cambio voluto da Grassadonia che manda in campo Caturano per un anonimo Bernardo e quattro minuti dopo De Vena appoggia a Ferreira che lascia partire di prima intenzione un sinistro potente di poco a lato. Tra il 36’ ed il 38’ Improta rileva Musetti, mentre tra le fila del Messina Simonetti prende il posto di uno stanco Maiorano. La partita quindi perde di intensità e lo spettacolo si trasferisce sugli spalti del San Filippo, dove il pubblico festante attende solo il triplice fischio, mentre a partita ancora in corso si odono i primi giochi d’artificio. Al fischio finale è grande festa, sebbene “separata” sul campo e sulla curva, con i calciatori che dopo aver salutato di tutti i settori dell’impianto occupati, abbracciano e omaggiano il Patron Lo Monaco, presente anche quest’oggi.

Ancora una volta, come un anno fa, il Messina festeggia un successo che vale il ritorno verso palcoscenici importanti, dai quali la città sportiva è stata lontana troppo a lungo. [ROBERTO FAZIO]

 

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