Francantonio Genovese, il deputato siciliano del Pd per il quale è stato richiesta alla Camera l’autorizzazione all’arresto, è stato sentito oggi dalla Giunta delle Autorizzazioni di Montecitorio. Per oltre un’ora Genovese ha esposto le proprie ragioni ai commissari, cui è stata distribuita la relazione di Antonio Leone (Ncd), con una difesa che è stata definita “garbata ma non sintetica”. Il deputato messinese denuncia alcuni elementi di fumus persecutionis a suo danno, ma facendo riferimento agli atti processuali ha evidenziato criticità sulla valutazione del prezzo della locazione di un immobile che sarebbe frutto di una perizia a suo parere non adeguata.
I commissari del Pd, ha spiegato al termine della seduta il presidente della Giunta Ignazio La Russa, hanno chiesto la produzione di alcuni documenti: tra questi l’ordinanza di revoca della custodia cautelare in carcere di un altro processo parallelo a quello di Genovese.
“Oggi abbiamo avviato la discussione – dice La Russa – che proseguiremo la prossima settimana. Il termine per esprimerci, che spira il 18 aprile, è infatti solo ordinatorio”. (ANSA)