«Perseverate sempre», è questo il messaggio che l’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, John Phillips ha voluto lasciare ai giovani imprenditori siciliani durante l’incontro svoltosi ieri mattina presso l’acceleratore Working Capital di Telecom Italia di Catania. Il rappresentante del governo americano nel suo discorso ha puntato tutto sulla capacità di focalizzarsi sui propri obiettivi, portando ad esempio aziende come Amazon o Google, nate da un’idea e oggi leader mondiali nei rispettivi settori. Ha poi invitato tutti a vedere il fallimento non come una sconfitta, bensì «una mancanza di successo iniziale». Una cultura che ha fatto (e sta facendo) la differenza nel mondo imprenditoriale statunitense, dove «i giovani crescono con la convinzione di poter fare o creare qualsiasi cosa, e sono disposti a correre dei rischi, e se necessario anche fallire, perché credono nelle loro idee». L’auspicio dell’ambasciatore è che questo genere di cultura si innesti anche nel nostro paese, dove vede enormi potenzialità.
Durante la visita è stato possibile mostrare all’Ambasciatore i frutti del lavoro compiuto da Telecom Italia attraverso l’acceleratore catanese (che il prossimo maggio festeggerà un anno di vita) e che lasciano ben sperare in vista della nuova call for ideas presentata qualche settimana fa. Erano presenti anche gli studenti e i professori aderenti al programma Junior Achievement, che hanno avuto la possibilità di illustrare i propri progetti davanti a tutta la platea. Platea che ha seguito con interesse anche Enrica Arena che ha illustrato le peculiarità e l’innovazione tutta siciliana della sua startup, la pluripremiata Orange Fiber, che converte gli scarti agrumari in abiti – e che i messinesi hanno potuto conoscere durante l’incontro di dicembre di Get Up Start Up.
C’è stato anche il tempo per alcune domande a cui l’ambasciatore ha risposto con cortesia e attenzione. Ha salutato con entusiasmo programmi come Working Capital e Junior Achievement e si è detto certo che una nuova generazione di imprenditori possa nascere anche grazie al contributo di venture capitalist, ancora troppo carente nel nostro paese. Ha infine sottolineato l’importanza della rete, invitando soprattutto la piccola e media impresa a investire di più nella propria immagine on-line: un mezzo indispensabile per comunicare la bellezza del made in Italy in tutto il mondo.
Foto di Michele Spalletta