Si è concluso una settimana fa a Brescia “L’inizio Tour” di Fabrizio Moro. Fra le 22 date, due tappe siciliane: a Palermo il 13 marzo ed a Catania il giorno successivo. Pochi minuti prima del concerto nel capoluogo siciliano abbiamo avuto l’opportunità di intervistarlo. Partendo dagli esordi, con “Pensa”, brano sulla mafia che ha reso famoso il cantautore romano che collega inevitabilmente Moro alla Sicilia, “un input decisivo alla carriera”, come lui stesso ha ammesso, abbiamo ripercorso la sua carriera in altre tappe decisive: le partecipazioni a Sanremo, il brano sulla vita di Giulio Andreotti e quelli “scomodi” censurati dalle radio, passando dal significato del termine “comunicare”, spesso utilizzato nella discografia di Moro, fino ad arrivare all’esperienza televisiva con “Sbarre”, andato in onda sulla Rai nel 2012.
Pochi minuti dopo l’incontro che ci ha gentilmente concesso, Fabrizio Moro ha fatto scatenare il pub “I Candelai” di Palermo, con una scaletta che presentava, oltre i successi dell’ultimo album che ha dato il nome al Tour, anche i brani del passato più amati dell’artista romano. Apertura tutta rock con “L’inizio” e “Soluzioni”, “Fermi con le mani” (dedicata a Stefano Cucchi) passando per brani più lenti come “E’ solo amore”, “Eppure mi hai cambiato la vita”, “Sono solo parole”, fino ad arrivare proprio a “Pensa”, canzone che, cantata a Palermo, non può non suscitare forti emozioni. La conclusione è affidata all’incantevole “Babbo Natale esiste”, dedicata al figlio, Libero, nato nel 2009.
Inoltre, al termine dell’intervista, Fabrizio Moro ci ha chiesto in quali locali è possibile fare concerti a Messina. Sta meditando il ritorno in Sicilia per il prossimo Tour? Noi, lo aspettiamo. Intanto, godetevi l’intervista. (SIMONE INTELISANO)
Si ringrazia Francesco Minnella per le riprese ed il montaggio.
