Segretario Generale e Sindaco denunciati per mobbing e abuso d’ufficio; l’accusatore è Calogero Ferlisi, comandante della Polizia Municipale, al quale non è andato giù il trasferimento all’avvocatura comunale. Che l’amore tra Generale e primo cittadino fosse sfumato da tempo era già evidente da un po’. Sono ormai ricordi sbiaditi quelli incorniciati in un recente passato nel quale il Comandante appariva sempre a fianco del sindaco, come fosse il suo inseparabile angelo custode, con tanto di sorriso smagliante di entrambi, allorquando gli sguardi dei due si incrociavano.
Poi giunse il noto casus belli relativo alla delibera anti tir, quella che per intenderci, mostrò il fallimento dell’affidamento ai vigili della concessione dei pass, in un fredda notte di qualche mese fa e che ebbe come epilogo un tavolo di confronto dal quale Ferlisi si alzò indignato, abbandonando la riunione con faccia scura. La stessa che deve aver avuto quando lui stesso -per l’ennesima volta- ha richiesto il trasferimento all’avvocatura, poi ritirato in un secondo momento. Morale della favola, siccome i corsi e ricorsi storici non erano solo una fumosa trovata di Vico ma, al contrario, una validissima intuizione del filosofo, anche stavolta assistiamo a vicende già viste, con il plus che però, a questo giro, scatta anche la denuncia. Come spesso accade quando si parla di polizia municipale, siamo costretti ad armarci di Treccani. Mobbing: “Forma di molestia psicologica esercitata sul personale delle aziende, consistente nell’impedirgli di lavorare o nel porgli insopportabili costrizioni nello svolgimento del lavoro”.
Anche se è la stessa vittima ad aver chiesto di “impedirgli di lavorare” in quel contesto, richiedendo trasferimento altrove? Il sostituto Alessia Giorgianni ha aperto un’inchiesta, la polizia giudiziaria ha acquisito gli incartamenti relativi e il provvedimento è stato impugnato anche di fronte al Tribunale Amministrativo di Catania e verrà esaminato a breve, pare. Insomma una “ritorsione” bella e buona quella che avrebbe subito il Comandante, a suo dire. Nell’esposto presentato dalla presunta vittima di mobbing si legge inoltre che risulta impossibile, oltretutto, affidare l’incarico fino ad oggi da lui rivestito ad un dirigente comunale sprovvisto dei titoli necessari per il ruolo che sino ad ora gli era stato proprio.
L’avevamo detto noi, umili cantastorie delle vicende locali, che prima o poi, a furia di sbandierare dimissioni e richieste di trasferimento, qualcuno avrebbe potuto essere preso sul serio. (@eleonora.urzì)