In merito alla bocciatura della delibera presentata dalla consigliera Lucy Fenech, la capogruppo del Nuovo CentroDestra, cons. Daniela Faranda, puntualizza: “in data 4 marzo ho ritirato la mia firma dagli emendamenti proposti alla delibera in oggetto poiché il mio intento era collaborare alla revisione del regolamento, per rendere i lavori di commissione più fluidi mentre invece si consumava in aula uno spettacolo indecoroso”, puntualizza dopo la notizia emersa sulla stampa, in base a cui la bocciatura sarebbe stata frutto di un voto unanime del consesso.
Non è la prima volta che i consiglieri comunali (una su tutti, proprio la capogruppo del Nuovo CentroDestra), lamentano simili “scivoloni” di certa stampa che sotto la voce “voto unanime” fanno convergere anche posizioni differenti: un mix di favorevoli, astenuti e bocciature, come se fossero sinonimi.
” La delibera Fenech non avrebbe fatto risparmiare al Comune ma avrebbe costretto i consiglieri a rimanere in aula per un tempo prestabilito, dunque l’unico intento sarebbe stato quello di inchiodare alle proprie responsabilità i componenti. Ritengo che ognuno di noi risponda alla propria coscienza ed ai propri elettori e per questo ci tiriamo fuori da ogni altra valutazione e dalle diatribe sterili che hanno animato, per mesi, il dibattito sull’argomento. Ieri ho ribadito in aula che NCD si sarebbe astenuto dal votare la delibera perché per formazione politica siamo rispettosi delle regole e delle leggi in generale, pertanto ci saremmo rimessi a quanto deciso dall’aula. L’unanimità pertanto non comprende il gruppo consiliare che rappresento”, conclude.