In occasione della venuta in città del Ministro dell’Interno, on. Angelino Alfano, per la convention del Nuovo CentroDestra messinese, abbiamo incontrato il leader del movimento e abbiamo colto l’occasione per pungolarlo su alcune questioni calde.
In vista delle imminenti elezioni europee non era possibile deviare dal punto centrale: il ruolo dell’Italia nell’Unione e soprattutto l’atteggiamento di sudditanza verso la Germania. Abbiamo chiesto al Ministro come si intende concretizzare il cambio di rotta del quale tanto si parla, specie dall’avvento di Renzi.
Un’altra questione importante riguarda gli italiani all’estero, per la precisione quegli italiani che all’estero ci sono perché detenuti in carceri straniere, spesso anche in modo o per ragioni discutibili.
Una delle figure emblematiche di una giustizia “poco chiara” che di giusto spesso non sembra avere granché è Enrico “Chico” Forti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike e da quattordici anni in una prigione in Florida. Nonostante le richieste della difesa, a Forti è sempre stato negato l’appello per provare la sua innocenza. Un’innocenza sostenuta dalla famiglia, dai tanti followers e dalla criminologa dott.ssa Roberta Bruzzone che consegnó all’allora ministro Giulio Terzi un report in cui si evidenziano tutte le anomalie che hanno impedito di dimostrarne l’estraneità e privato il condannato del diritto di avere un processo negli USA. Nell’ultimo anno anche altri rappresentanti dei governi che si sono succeduti hanno accolto la richiesta di seguire la vicenda da vicino e, di recente, le parole che Alfano, in visita a Washington, ha rivolto al segretario americano Holden, pare abbiano colpito in positivo lo stesso Forti. Ma sarebbe bene capire come si intenda venire a capo della faccenda ond’evitare di trovarci di fronte all’ennesima ingiustizia subita da un italiano all’estero per colpa di uno Stato incapace di tutelarlo; ond’evitare che Chico Forti diventi un’immagine da associare a quella di Sacco e Vanzetti.
Infine non potevamo lasciare andare il Ministro senza chiedergli che posizione assumerà il suo partito in merito alla richiesta di custodia cautelare emessa dal gip due settimane fa nei confronti dell’on. Francantonio Genovese e sospesa in attesa che Giunta e Camere si pronuncino in merito.
Da quando l’immunità parlamentare è stata reintrodotta (legge 140 del 2003) meno del 25% delle richieste ha trovato accoglimento, persino laddove l’autorizzazione a procedere ha riguardato accusati di reati la cui nomenclatura conteneva anche parole come “camorra”, dunque non stupirebbe un atteggiamento garantista fino alla fine da parte dei Parlamentari italiani, anche in questa situazione, quale che sia la ragione -soggettiva- della scelta.
Abbiamo provato a riassumere in pochi minuti, concessi in esclusiva a Messinaora.it dall’on. Alfano, alcuni temi dell’agenda politica nazionale, lasciando alla fine del video le immagini dell’incontro con il Sindaco Accorinti, che dimostrano il clima collaborativo che lo stesso ministro ha voluto dichiarare nei confronti dell’amministrazione messinese. A causa di un imprevisto tecnico abbiamo inoltre dovuto optare per dei salvagente che ci consentissero di effettuare ugualmente le riprese, pur sacrificando qualità dell’immagine e audio e per questo ci scusiamo con i visitatori del nostro network e ringraziamo Digital Work e Mario Tumino per il lavoro di post produzione realizzato. (@eleonora.urzi)