Del caso Genovese la Camera ha ufficialmente iniziato ad occuparsi da ieri. Ma ci vorranno almeno dieci giorni, come ha annunciato il Relatore, Antonio Leone (Ncd), per esaminare i 17 faldoni inviati dalla Procura della Repubblica che ha chiesto l’autorizzazione all’arresto del deputato Pd coinvolto nello scandalo della formazione.
Voci di corridoio, riprese dai giornali, dicono che l’impressione è che la Giunta userà tutti i 30 giorni a disposizione, rimandando così a metà aprile la decisione.
In Giunta 10 membri su 21 sono del Pd. Si erano offerti i tre membri di M5S: respinti dal presidente La Russa, “perché il relatore non può far parte di un gruppo ostile al deputato”.
Intanto inevitabili conseguenze politiche pesano sia sul Pd, che attraverso il portavoce nazionale Lorenzo Guerini ribadisce che“Se la giunta per le autorizzazioni riterrà fondata la richiesta di arresto, il Pd la voterà in aula”, ma anche sul Nuovo Centro Destra. Dopo la dichiarazione dell’on. messinese Vincenzo Garofalo, che si è espresso contro la carcerazione preventiva, si è già creata una frattura tra i circoli dei giovani e i vertici del partito nello Stretto, dove domenica giungerà anche Alfano per la convention del partito.