“Nessuno regala i soldi i giovani, ma in questi anni di soldi ne sono stati regalati ai clienti, ai ladroni…la formazione deviata, i furti continui. Noi questo sistema lo vogliamo scardinare”: esordisce così il Presidente della Regione Rosario Crocetta, a Palazzo Zanca per la firma del progetto per la nuova Via Don Blasco, ma che ha portato i saluti ai partecipanti al seminario organizzato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani. “Questa purtroppo è un’anomalia tutta siciliana – ha detto fianco a fianco dell’assessore Scilabra – e questo è il sistema che dobbiamo scardinare,che ha fallito miseramente se si pensa che solo l’1,5 % dei giovani trova lavoro grazie a quei corsi. Bisogna riformare la Formazione, adeguarla al mercato del lavoro e scrivere la parola fine per questi enti che servono solo a creare clientele e voto di scambio”.
E inevitabilmente si chiede una parola chiara sulla vicenda Genovese, coinvolto nello scandalo dei corsi professionali di cui oggi sono iniziati gli interrogatori in Tribunale.
“Non voglio esprimere una condanna, ma voterei sì all’arresto di Genovese – ha detto il governatore – perchè ritengo che un parlamentare sia come tutti gli altri cittadini e così deve essere anche davanti alla giustizia; il modello Genovese è il modello siciliano della Formazione, lui come tanti altri si è inserito nella Formazione professionale grazie alla Regione siciliana ma vi assicuro che non è l’unico”.
A chi mette l’accento sul sostegno elettorale ricevuto dal Pd di Genovese alle regionali 2012 Crocetta risponde: “Io ho avuto il 5% in più del mio avversario, credo che lo scarto sia ininfluente, non ho fatto patti. Poi siete certi che i suoi voti sono arrivati a me?”