Dopo la notifica della richiesta di autorizzazione all’esecuzione di misura cautelare personale nei confronti dell’Onorevole Genovese e l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli altri 4 indagati, la Polizia di Stato di Messina e la Guardia di Finanza, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, hanno sequestrato disponibilità finanziarie per oltre 5.000.000 di euro.
Le somme oggetto di sequestro sono quelle custodite sui conti correnti intestati non solo ai soggetti destinatari delle misure restrittive, ma anche alle altre persone fisiche e società oggetto delle indagini.
Il provvedimento del G.I.P. è stato notificato ad oltre 30 istituti di credito presso i quali gli indagati hanno la disponibilità di circa 120 conti correnti.
Oltre all’On. Genovese, titolare di posizioni in più di dieci banche, nei cui confronti il sequestro ammonta a 733.659 euro, e alla moglie, Chiara Schirò, nei cui confronti è stato disposto il sequestro di 119.552 euro, anche lei titolare di oltre dieci conti, la misura reale ha riguardato le posizioni di Roberto Giunta, destinatario di un sequestro di somme di denaro per 333.003 euro; Elio Sauta, nei confronti del quale è stato disposto il sequestro di 681.350 euro; Giovanna Schirò, a carico della quale è stato disposto il sequestro di somme per 74.495 euro; Stefano Galletti, destinatario di un sequestro di 307.000 euro; Giuseppina Pozzi, nei cui confronti il sequestro riguarda somme di denaro per 354.350 euro; Concetta Cannavò, destinataria di un sequestro di disponibilità monetarie per 95.430 euro, risultata, peraltro, titolare di rapporti con dieci istituti di credito; Natale Lo Presti, a cui carico è stato disposto un sequestro di somme di 661.350 euro; Graziella Feliciotto, per la quale il sequestro ammonta a 20.000euro; Carmelo e Natale Capone, destinatari di un sequestro per 53.000 euro ciascuno; Orazio De Gregorio, nei cui confronti la misura ammonta a 7 1.250 euro; Francesco Rinaldi, per il quale il sequestro concerne un importo di 81.920 euro; Salvatore Natoli, destinatario di una misura per 307.000 euro.
Per quanto concerne le società utilizzate per far lievitare i costi poi rimborsati dalla Regione, la CENTRO SERVIZI 2000 S.r.l., è destinataria di un sequestro per 235.424 euro; per la SICILIA SERVICE S.r.l., il provvedimento ha ad oggetto 307.000 euro; a carico della NA.PI. SERVICE S.r.l. il sequestro ammonta a 354.350 euro e per la CALESERVICE S.r.l. a 235.424 euro.