Il Questore di Messina ha emesso i provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono le manifestazioni sportive calcistiche, sia in ambito nazionale che europeo, a carico di diciotto tifosi barcellonesi responsabili dell’aggressione ai sostenitori della squadra “Tiger Brolo”, avvenuta lo scorso 10 novembre presso l’area di servizio di Santa Teresa Riva lungo l’autostrada A18.
I tifosi dell’ “Igea Virtus” erano stati denunciati dal Commissariato P.S di Barcellona a seguito delle indagini che avevano consentito di identificare gli autori dei gravi episodi di violenza ed ai quali venivano contestati i reati di percosse, lesioni aggravate e rapina aggravata in concorso. Agli investigatori sono state utili le testimonianze e le immagini registrate dall’impianto di video-sorveglianza dell’area di servizio che hanno documentato l’aggressione ai tifosi brolesi. In tale contesto, la tifoseria igeana, avvalendosi anche della forza intimidatrice derivante dalla consistenza numerica, non indugiava ad aggredire i tifosi rivali della “Tiger Brolo”, utilizzando persino catene e cinghie, tanto che un minore era percosso alle gambe con catena metallica ed una ragazza colpita al labbro superiore con un pugno. L’aggressione, scatenatasi all’esterno del bar dell’area di servizio, non portava ad ulteriori conseguenze solo perché la responsabile del locale, valutata la presenza all’interno di molte persone, riusciva a far serrare la porta d’ingresso, mentre all’esterno i tifosi igeani inveivano contro i supporter brolesi dentro il bar. L’azione proseguiva fino al piazzale retrostante e presso il pullman della tifoseria brolese, ove i tifosi igeani, oltre a mantenere toni minacciosi e violenti, si appropriavano dei tamburi e di bandiere dei rivali, per poi riporli nel vano bagagli del pullman a loro riservato ordinando, infine, all’autista di riprendere la marcia verso il luogo di residenza. La condotta aggressiva, era aggravata da un autentico saccheggio delle merci esposte nel bar, non risparmiando la facciata esterna, bersagliata con lancio di lattine e colpi di catena e cinghia, nonché imbrattata da gelati.
I provvedimenti DASPO che hanno una durata di cinque anni per due tifosi recidivi, di quattro anni per quindici di essi e di un anno per un tifoso minore di età, prevedono – tranne che per quest’ultimo -oltre al divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, l’obbligo di firma, presso il Commissariato di Barcellona, durante gli incontri disputati dall’Igea Virtus sia in casa che in trasferta.