Il 29 marzo i cittadini messinesi, quelli che hanno lottato da oltre un ventennio, insieme agli ultimi arrivati, scenderanno in piazza per dire NO al passaggio dei Tir nel centro cittadino. Un appuntamento, quello di fine marzo, che sarà preceduto da diversi momenti di riflessione, a partire dal terzo appuntamento del ciclo “seminari sul diritto alla città” proposto dal Collettivo Studenti Unime e Teatro Pinelli.
Domenica 23 Marzo alle 17.00, nell’ Isola Pedonale, “Arte e Parole contro privatizzazioni e rendite”, per proporre dei percorsi di riappropriazione del comune e di lotta alla rendita.
Il Comitato STOP TIR – composto da soggetti ed individualità plurali – ha convocato 3 appuntamenti a cui sono VIVAMENTE invitati a partecipare le forze politiche e sociali della città interessate alla costruzione del diritto al futuro di questo territorio.
Una battaglia che da decenni è stata portata avanti dal Comitato La Nostra Città, e che ora è condivisa da molti giovani che alla lotta hanno aderito attraverso l’esperienza del “laboratorio politico” del Pinelli.
Ecco gli appuntamenti previsti:
Mercoledì 19 ore 12:30: volantinaggio di fronte al Nautico “Caio Duilio”, in Via La Farina
Giovedì 20 ore 12:00: appuntamento davanti alla Chiesa San Francesco D’Assisi sul Viale Boccetta per un volantinaggio salendo fino al Liceo Archimede
Sabato 22 ore 11:00: “Riappropriamoci della Rada, cominciando dalla Fontana!”, azione di pulizia della fontana che si trova sul Viale della Libertà di fronte alla Chiesa San Francesco di Paola
Domenica 23 ore 17:00, Happening – Seminario Arte e Parole contro le Privatizzazioni, in Via dei Mille – Isola Pedonale a cura del Teatro Pinelli Occupato e della Casa dello Studente Occupata
Sabato 29 Marzo alle 17.00 – Piazza del Popolo CORTEO NO TIR e per la riappropriazione della Città
“Una enorme ricchezza sociale, materiale ed immateriale, viene espropriata ad uso e consumo dei poteri forti di questo paese e di questa città – si legge in un documento – Simbolo di questo sviluppo centrato sulla rendita e sui privilegi è il passaggio dei Tir in città: oltre 700.000 l’attraversano ogni anno, garantendo al gruppo di traghettatori incassi enormi (oltre 100 milioni di euro l’anno) di cui alla città non resta nulla, se non l’aria irrespirabile e le strade congestionate e distrutte.
Adesso noi intendiamo riprenderci tutto: l’approdo di San Francesco, consegnato dall’Autorità Portuale ai privati per una cifra ridicola rispetto ai profitti che consente di accumulare; TUTTI i fondi derivanti dalla tassa di attraversamento (il cd “ecopass” per finanziare i servizi e la manutenzione stradale); le strade di questa città, perché non vogliamo più respirare gas cancerogeni per far arricchire un’impresa; l’autonomia politica di questo territorio dai poteri privati, che non possono più condizionare economie, progetti, assetti urbani e scelte politiche che riguardano la vita, i diritti e ed il futuro della collettività”.