La scrittrice e giornalista del quotidiano la Repubblica Cecilia Gentile, autrice di “Bambini all’inferno” (ed. Salani) ha incontrato gli alunni del Tecnologico Majorana di Milazzo. Nella pur ampia aula magna dell’istituto, per l’occasione, affollata fino all’inverosimile, la frizzante artista, ex insegnante di liceo ed ottima comunicatrice, ha assistito ad una performance organizzata ed allestita dagli stessi ragazzi guidati e coordinati dalla prof.ssa Maria Chillè e dai proff. Legrottaglie, Contartese, Maio, Formica, Scaffidi e Gagliani, che trae spunto proprio dal volume della Gentile che sviluppa un’assai interessante inchiesta sulla drammatica situazione dei bambini a Gaza e nei territori occupati della Palestina. Undici storie d’infanzia nel cuore di un conflitto, volte al coinvolgimento dei giovani lettori dell’istituto, i quali hanno attivamente partecipato all’ incontro , approfondendo con dovizia di particolari, le toccanti tematiche del testo anche con immagini, video, brani musicali e componimenti poetici utili a raccontare un mondo, quello della Palestina, vessato dalla violenza e dalla paura che ne consegue, e dalla solitudine.
L’autrice ha visibilmente gradito il lavoro svolto e condotto dagli allievi che ha fatto seguito alla lettura di “Bambini all’inferno”, certamente idoneo ad accendere nei cuori la solidarietà, la partecipazione. Riconsegnando altersì alle vittime incolpevoli il diritto alla parola, quello di arrivare diritti alla coscienza. Chiara Gentile ha quindi interagito con gli studenti, dando esaustive risposte alle loro domande e raccogliendo gli inviti a ulteriori approfondimenti sulla realtà narrata.
Il progetto lettura, di cui da anni si fregia il Majorana, con l’indispensabile collaborazione della libreria Bonazinga di Messina, punta sull’incontro tra scuola e panorama letterario italiano, affinchè i volti degli autori siano restituiti agli studenti, con il loro carico esperenziale in ambito narrativo ed essenzialmente umano.
L’incontro, dopo il benvenuto del preside Stello Vadalà, svoltosi in un clima sereno e professionale, è stato interamente gestito dagli alunni, i quali hanno ancora una volta dato prova di sensibilità nell’approfondire con delicatezza, senso critico e misura temi d’attualità, contestualizzandoli e adoperandoli in chiave di crescita umana e presa di coscienza della realtà. Ed è nel far ciò che tutte le volte il Majorana apre le porte al territorio, sostenendo iniziative d’ordine culturale che possano ampliare gli orizzonti dei giovani, e non solo degli alunni della scuola, ed incoraggiare la lettura.
Un accenno, in chiusura, ad opera della prof.ssa Rossella Scaffidi, coadiuvata dalla presenza di due ex allieve, oggi studentesse universitarie afferenti ai dipartimenti di storia e lingue, al cinquantesimo anniversario dell’Istituto che, nel corso di mezzo secolo, ha puntato sempre sull’istruzione tanto quanto sulla crescita umana dei propri studenti, con lo sguardo costantemente proteso sul mondo.