Prosegue il momento difficile per il Città di Messina che, nonostante il cambio in panchina con l’arrivo di Laganà, non riesce ad uscire fuori da un pericoloso tunnel del quale non si intravede la luce. Le tante assenze e una buona prestazione sono alibi di ferro per il neo allenatore, comunque alle prese con una situazione di classifica da brividi.
Laganà, ex di turno, non ha molta scelta relativamente agli undici da mandare in campo: in porta Mannino, in difesa Brancato, Puzone, Frassica e Fragapane , a centrocampo Munafò, Santamaria ,Trovato e Parachì a sostegno di Vella e Manfrè in attacco. La prima azione pericolosa del primo tempo, al 16’, è per i padroni di casa, con il colpo di testa di Pascu fermato sulla linea di porta da Brancato; i peloritani rispondono al 21’ con un nuovo colpo di testa terminato di un soffio a lato, questa volta ad opera di Manfrè. Lo stesso attaccante, pochi minuti dopo, ha però sui piedi la palla che vale il vantaggio dei suoi, insaccando facilmente su suggerimento del compagni di reparto Vella. Al 40’ però la Nuova Gioiese colpisce con Pascu, il suo uomo più pericoloso, che devia in porta un cross di Crucitti, mentre sul finale di tempo è solo una prodezza di Mannino a evitare il ribaltone di Nesci, con l’aiuto della traversa.
Nella ripresa, dopo una serie di botta e risposta e due rigori reclamati dal Città, è ancora Pascu la preoccupazione principale di Mannino: al 18’ il suo tiro deviato termina a lato di poco; al 23’ però è Crucitti a realizzare uno splendido calcio da fermo che vale i tre punti della Nuova Gioiese, una conclusione precisa sulla quale Mannino questa volta non può nulla. La gara scivola via senza particolari sussulti, terminando con il risultato di 2-1 per i locali.
Prossimo turno in casa del Due Torri: con 25 punti in classifica, sbagliare non è più permesso. [ROBERTO FAZIO]