Ufficialmente era affetti da “cecità assoluta”, almeno secondo le carte in possesso dell’INPS che per tale motivo, già dal 2008 in un caso e dal 2009 per l’altro, versava a due persone la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento.
Eppure due anziani residenti nella città della ceramiche, Santo Stefano di Camastra, rispettivamente uno classe ’35 e l’altro classe ’47, hanno finito per attirare l’attenzione dei Carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Santo Stefano di Camastra che, in numerose occasioni, avevano notato un’eccessiva sicurezza da parte dei due nello svolgere compiti estremamente complicati, al limite dell’impossibile per un cieco.
Insospettiti, i militari, coordinati dal Dott. Luca Melis, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Patti, hanno iniziato a monitorare gli spostamenti, riprendendoli e fotografandoli mentre con assoluta nonchalance svolgevano le loro faccende quotidiane. Ciò che i militari sono riusciti a documentare ha confermato gli iniziali sospetti.
Entrambi, infatti, sono stati notati, e più volte ripresi, mentre camminavano con assoluta disinvoltura lungo le strade del paese evitando ogni sorta di ostacolo, compresi quelli che potremmo definire “estemporanei” come le autovetture in sosta o altri pedoni.
Come se non bastasse, il più anziano è stato pure ripreso mentre parcheggiava, con grande precisione, un’autovettura o mentre era intento, forbici alla mano, a potare un alberello ornamentale.
Secondo i militari proprio il giardinaggio risultava essere la sua grande passione, attività alla quale dedicava tempo ed energia ed in numerose occasioni è stato fotografato mentre con cura e attenzione tagliava alcuni rami secchi da una pianta ornamentale posta all’esterno di un ritrovo sociale del centro città, luogo frequentato assiduamente dal “falso cieco”.
L’altro “furbetto”, invece, con quotidiana frequenza portava a passeggio il proprio cane per le vie del paese ma, stranamente, era lui a condurre l’animale e non viceversa, come sarebbe stato lecito aspettarsi da un non vedente.
Con prudenza, guardava in entrambe le direzioni per assicurarsi che non sopraggiungessero veicoli poi, con passo spedito, attraversava la strada principale del paese, trascinando il cane per il guinzaglio. In più circostanze, inoltre, è stato ripreso mentre era intento a contare i soldi ricevuti quale resto della spesa effettuata, naturalmente senza aiuto di nessuno, all’interno di un supermercato.
Anche in questo caso, scalini, marciapiedi e vetture in sosta venivano evitati senza l’ausilio di dispositivi di alcun tipo.
L’indagine ha consentito di accertare che i due, in virtù della riconosciuta cecità, avevano indebitamente percepito dall’INPS, complessivamente, la somma di euro 125.000,00 circa. Ma non solo, stante la documentazione esaminata e i successivi riscontri effettuati, sono stati denunciati anche 13 medici che, con ruoli e funzioni diverse, avevano attestato in certificati medici ed atti, la cecità assoluta dei due anziani. Per tutte le persone coinvolte in questa triste vicenda il reato contestato è quello di truffa aggravata in concorso.