CALCIO, CITTA’ DI MESSINA: PAREGGIO SURREALE AL CELESTE, I PELORITANI CHIUDONO LA PARTITA CON 7 UOMINI IN CAMPO

Sembra davvero una stagione maledetta quella del Città Di Messina: ancora una volta infatti le cronache parlano di presunti torti arbitrali, cartellini pesanti (in quantità ragguardevoli) e punti persi in zona cesarini. Al Celeste sembra andare in scena un vero e proprio film dell’orrore: non per la qualità del gioco espresso ma per il “rosso” che ha dominato lungo l’arco dei 90’ minuti, con ben 5 cartellini estratti dal direttore di gara, decisioni che hanno mutilato il Città che ha terminato la gara addirittura con soli 7 uomini in campo.

Il tecnico Panarello, costretto a far fronte a numerose assenza,  schiera Mannino in porta, Brancato, Cammaroto e Frassica in difesa, Munafò, Camarda e Seck a centrocampo, sugli esterni  Cappello e Trovato a sostegno della coppia d’attacco Vella-Manfrè. Primo episodi contestato dai padroni di casa già all’8’ quando l’arbitro annulla il gol di Manfrè colto dal guardalinee in posizione di offside; Al 17’ bella punizione di Vella ottimamente parata dal portiere avversario. Al 24’ ancora Vella serve un bel cross per Manfrè che viene anticipato davvero di un soffio, mentre al 32’ Munafò servito in area da Vella non conclude con la necessaria freddezza, sprecando un’occasione importante. Il primo tempo si conclude con alcuni tentativi da parte del Licata che prova a spezzare la manovra avversaria.

Nella ripresa gli ingressi di Parachì e Pino (per Trovato e Manfrè) scuotono leggermente la squadra ma i palloni migliori passano per i piedi degli avversari: al 14’ Mannino è attento sulla conclusione ravvicinata di Trofo, ma proprio gli ospiti al 19’ perdono Raimondi per secondo giallo, reo di aver commesso un brutto fallo su Vella. Nel momento peggiore degli ospiti il Città passa in vantaggio grazie alla rete di Frassica che di testa raccoglie al meglio il cross su punizione di Camarda, depositando in rete il pallone del momentaneo vantaggio. Quando la strada sembra in discesa, arrivano i grattacapi per i peloritani: al 27’  viene  espulso Cappello per secondo giallo a causa di una presunta simulazione, mentre solo cinque minuti dopo anche Camarda lascia il campo per un contatto irregolare con un avversario. Al 39’ terza espulsione per i padroni di casa, questa volta ai danni di Seck autore di un duro intervento. Ma non è ancora finita, poiché dopo il danno arriva la beffa: allo scadere del 90’ contatto in area fra Cammaroto e Perricone che costa non solo la quarta espulsione (per secondo giallo) della gara per il Città, ma anche il rigore del pareggio siglato dallo stesso Perricone. Nervosismo e pugno duro da parte della terna arbitrale costano così un nuovo mezzo passo falso alla squadra che adesso dista sei punti dalla salvezza.

Domenica prossima, in casa della Nuova Gioese, scenderà in campo una squadra falcidiata dalle imminenti squalifiche. [ROBERTO FAZIO]

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it