Ad aprile, quasi 10 anni dopo l’inaugurazione, lo Stadio San Filippo avrà bisogno di un collaudo (di scadenza decennale) per consentire all’Acr Messina di continuare a giocare sul glorioso prato che fino a 8 anni fa veniva calcato da indimenticati campioni giallorossi in Serie A, come Di Napoli, Zampagna, Sullo, Storari e Riganò (ma ne potremmo citare tanti altri), i quali si scontravano contro la Juventus di Del Piero e Buffon, contro il Milan di Kakà e Ronaldo, contro la Roma di Totti e l’Inter di Adriano.
Il consigliere comunale dell’Udc, Libero Gioveni, ad un mese dal collaudo, invia un’interrogazione al sinaco Renato Accorinti ed all’assessore al bilancio, Guido Signorino, per capire in che modo il Comune si sta preparando a questa importante scadenza, visto che il Messina lotta per giocare nella prossima Serie C unica, e perdere la disponibilità del San Filippo sarebbe un problema non di poco conto.
“Nell’apprendere con soddisfazione che già codesta amministrazione – scrive Gioveni – nei giorni scorsi ha tenuto dei primi incontri con i vertici societari nel tentativo di trovare delle soluzioni immediate per mettere a norma lo stadio San Filippo, di contro non si può non nutrire quella legittima preoccupazione circa la fattibilità o meno dei necessari lavori di adeguamento, visto che sia in termini di tempi, sia in termini di risorse, Palazzo Zanca non sembra possedere al momento le credenziali giuste per sostenere la causa”.
Secondo Gioveni la situazione va affrontata con estrema urgenza anche per non far disperdere nuovamente (dopo il fallimento del FC Messina) un altro importante patrimonio calcistico e sociale dell’intera città e considerato, altresì, che fra gli sportivi sembra essersi risvegliato quell’entusiasmo che mancava da più di un lustro. E’ per questo che il consigliere comunale chiede ad Accorinti e Signorino “se esista una disponibilità di somme residue erogate in passato dal Credito sportivo da cui attingere per l’avvio dei lavori di collaudo dello stadio San Filippo”. Se la risposta dovesse essere negativa, allora, Gioveni desidera capire “come l’Amministrazione intenda reperire, visti i tempi ristrettissimi, le necessarie risorse per le finalità sopra richiamate, atteso che il Consiglio Comunale non è attualmente in grado di esprimersi sul Bilancio di Previsione 2014 che ancora risulta essere in una fase embrionale”. (SIMONE INTELISANO)
