Si chiama NekNomination ed è un “gioco” alcolico che ormai da un paio di mesi spopola sui social network, sbarcando, nelle ultime settimane, anche in riva allo Stretto. In cosa consiste l’ulitma idiozia del web, chiamata NekNomination? Il “giocatore”, davanti ad una videocamera, beve in un solo sorso un bicchiere (o anche più) pieno di una sostanza alcolica (solitamente birra, ma c’è chi ha deciso di variare il regolamento inserendo vodka, gin, rum, whiskey ecc.). Terminata la bevuta, il giocatore dice: “Ringrazio Tizio per la nomination. Nomino Caio e Sempronio. Avete 24 ore di tempo per replicare”. A quel punto, gli amici nominati, avranno 24 ore per pubblicare anch’essi un video in cui emulano “l’impresa”. La penitenza in caso di rifiuto o di insuccesso? Pagare da bere al vincitore.
Il gioco sembra essere nato in Australia, anche se il primo giocatore a pubblicare su Facebook il video relativo è stato Ross Samson, star scozzese del rugby. Nel video, Samson beveva in un sorso una birra nel giorno di Natale, nominando poi “tutti quelli che non sono nati a Natale”. Da quel momento, il gioco è diventato virale, soprattutto nel Regno Unito, ma uscendo piano piano dai confini, diffondendosi in tutto il mondo.
Proprio nel Regno Unito però, alcuni ragazzi hanno deciso di modificare il gioco, aggiungendo alla birra anche le altre sostanze alcoliche suddette. Tali modifiche sono state letali: secondo la BBC, tra Inghilterra e Galles, cinque ragazzi sarebbero morti per cause legate a NekNomination.
Nel frattempo il gioco sbarca in Italia (dove spesso assume il nome di “Birra alla goccia”) e anche molti messinesi hanno colto al volo l’occasione per “apparire”. Fortunatamente, fra i video visti finora, la maggor parte di “giocatori” di Messina si sono limitati ad una birra da 33 cl e solo in rare eccezioni qualcuno ha allungato il tiro con due o tre birre (ma non manca neanche qui la vodka e addirittura il limoncello). Certo, non si tratta di sostanze altamente alcoliche utilizzate dagli inglesi come whiskey e vodka, ma bere in un solo sorso anche una “mezza birra” credo non sia un toccasana per la salute.
Ma chi è il giocatore messinese medio?
L’età media va dai 18 ai 25 anni, dunque fortunatamente finora sono pochi i casi in cui anche i minorenni peloritani si sono fatti coinvolgere da questa stupida moda (nel Regno Unito invece la percentuale di minorenni che giocano a NekNomination è decisamente alta). Molti sono studenti universitari, tanti sono anche “sportivi”. Rare le eccezioni in cui i giocatori sono studenti scolastici o over 30. Insomma, come detto, al momento per quanto riguarda Messina, il fenomeno sembra essere racchiuso nella fascia d’età suddetta, la quale racchiude dunque soprattutto studenti universitari, i quali tra un esame e l’altro, decidono di darsi all’alcool in maniera poco tradizionale (solitamente, alla fine di una sessione d’esame, c’è chi decide di festeggiare “ubriacandosi”, ma in un pub). Ovviamente, per tutelare la privacy degli interessati, abbiamo deciso di non pubblicare nomi e/o video relativi ai giocatori messinesi.
Non vogliamo di certo creare allarmismi, poiché anche per questa moda del web, l’importante è sapersi controllare e non superare (anzi, direi non avvicinarsi neanche) al limite. Come abbiamo visto però, nel Regno Unito uno stupido gioco ha causato la morte di chi, il limite, ha deciso di superarlo di molto. NekNomination vi diverte? Per voi è un gioco? Bene, divertitevi come volete, ma usando il cervello. Io, sinceramente, preferisco bere una birra seduto ad un tavolo, con gli amici, senza telecamere e senza nomination. (SIMONE INTELISANO)