Tiene ancora banco, soprattutto in virtù delle vicine scadenze, la vicenda relativa alla gestione del San Filippo. Una struttura, quella inaugurata nel 17 Agosto 2004, che da gioiellino architettonico-sportivo si è trasformata in una grana, un po’ per tutti. Troppo onerosi i costi di gestione, non indifferenti neanche quelli relativi agli inteventi di manutenzione necessari per rispettare le norme imposte dalla Commissione di Vigilanza. E così, a collaudo di gestione in via di scadenza , Lo Monaco rinfresca la memoria all’amministrazione in merito a questa patata bollente: società e comune si parlano, ma non sembrano intendersi alla perfezione. Non che quello di Palazzo Zanca sia un orecchio sordo ma le parti, in gergo calcistico, non sono vicine ad un accordo. L’incontro di ieri, definito dallo stesso Patron “necessario ma non risolutorio”, testomonia la distanza nelle intenzioni: la giunta propone il rinnovo annuale per il comodato d’uso, l’ACR rifiuta, non convinta dalla proposta, e pur storcendo il naso di fronte a delle cifre importanti, sarebbe disposto a coprirle (date le difficoltà di un ente già econimicamente in affanno) nel caso in cui ci fossero le condizioni per un colladuo decennale, che permetterebbe di progettare ed intervenire in maniera più serena. Un ipotesi questa in realtà piuttosto complessa, richiedente al momento forse un passo più lungo della gamba.
In alternativa: “Noi, dal canto nostro, se i costi sono alla postata potremmo anche prendere in considerazione di giocare qualche partita al “Celeste”. Certo è che una società di calcio per poter sopravvivere ha bisogno di strutture dove far allenare il settore giovanile, la prima squadra e un luogo agibile dove poter giocare la domenica”. Si attendono importanti sviluppi nelle prossime settimane. (ROBERTO FAZIO)