Un approdo inutilizzabile, una città ancora invasa di tir nonostante delibere e annunci. Il comitato La Nostra Città torna ancora su una delle principali cause di invivibilità di Messina, chiedendo al Comune soluzioni per l’approdo di Tremestieri.
Se ne è discusso stamani nel corso di un incontro pubblico al Genio civile a cui hanno partecipato Saro Visicaro, per La Nostra Città, l’ingegnere capo del Genio civile, Gaetano Sciacca, Nina Lo Presti, consigliere comunale, Raffaella Spadaro, dei Verdi e Ivan Mirko Tornesi, dell’associazione della zona sud di Messina Ionio.
Visicaro ribadisce la necessità per l’amministrazione comunale di nominare un proprio rappresentante in seno al Comitato portuale, ricordando che “Pace del Mela e Milazzo hanno i propri rappresentanti. Noi no”. Una nomina necessaria, per vigilare sulle scelte del comitato portuale”.
La Nostra Città propone anche una «commissione d’indagine, in Consiglio comunale, che “indaghi” sulle cause dei ritardi dei lavori di consolidamento di quello che viene definito “un approdo di sabbia”.
Ricordiamo che i lavori sono stati affidati alla ditta Scuttari per 2,9 milioni di euro nel 2011, e non ancora ultimati dopo quasi 3 anni, mentre secondo stima iniziale occorrevano appena 5 mesi per portarli a termine.
Tra le proposte emerse nel dibattito di oggi una riguarda anche il riutilizzo dell’area ex Sanderson che si potrebbe riqualificare per farla divenire centro stoccaggio e servizi per i tir, funzionale al traghettamento. Anche se questa ipotesi dimentica l’idea di valorizzarla come luogo di memoria e di archeologia industriale, un progetto già andato “in fumo”.