Poggibonsi-Messina (Arbitro Claudio Lanza, sezione di Nichelino)
E’ una nuova veste quella che indossa il Messina. La veste dei vincenti, quella che da troppo tempo questa squadra aspettava di cucirsi sulla pelle. Contro il Poggibonsi, in inferiorità numerica (i Toscani rimarranno in nove solo nel convulso e nervoso finale di gara), i giallorossi dimostrano di essere una grande squadra, che sa soffrire senza demordere e colpire al momento giusto, rischiando poi di chiudere definitivamente il match. Un film, quello visto oggi, che solo qualche mese fa non avrebbe avuto interpreti bianco scudati; tre punti che fanno ben sperare e consegnano la settima posizione al Messina, meritevole di ben altri palcoscenici. La grinta e la voglia di dare sempre il massimo, il tecnico campano l’ha somministrata a piccole dosi ai suoi calciatori, mentre oggi è in lui esplosa tutta in pochi attimi, a testimonianza di quanto lontano si possa andare con queste condizioni.
La cronaca. Grassadonia schiera Lagomarsini in porta, difesa a tre con Pepe, Silvestri e D’Aiello, a centrocampo la consolidata linea di mediana con Maiorano e Bucolo insieme a Ferreira, sugli esterni Guerriera e Squillace, in avanti Corona e Bernardo.Il collega Tosi invece opta per Anedda, Menegaz, Roveredo, Rosseti, Checchi, De Vitis, Baldassin, Croce, Scardina, Scampini, Marini. Il Messina passa immediatamente in vantaggio al 3’ grazie ad un penalty concesso per tocco di mano di Checchi (su cross di Ferreira) e realizzato da Corona. Lo stesso giocatore toscano si fa ammonire al 9’ e solo un minuto dopo Ferreira prova a glissare il vantaggio peloritano con un tiro dal limite terminato di poco a lato. Al 15’ giallo anche per D’aiello, mentre due minuti più tardi Croce lascia partire un insidioso diagonale sul quale arriva Lagomarsini. Il primo tempo scivola via senza particolari emozioni, ma con tanto lavoro a centrocampo, come testimonia l’ammonizione di Maiorano al 35’; proprio sullo scadere però i padroni di casa raggiungono il pareggio ancora una volta grazie ad un calcio di rigore concesso dal direttore di gara, impietoso nell’espellere Pepe per fallo su Scardina e lasciare i giallorossi con un uomo in meno: dagli undici metri realizza Marini. Terminano così i primi 45 minuti.
Nel secondo tempo, che si annuncia in salita per gli uomini di Grassadonia, è Ignoffo a colmare il vuoto lasciato da Pepe, sacrificando però il bomber Corona. I giallorossi mostrano di non volersi tirare indietro e giocano una buona partita, provando ad imbastire azioni d’attacco; non sono diverse le intenzioni di mister Tosi, che al 56’ inserisce la punta Mezgour per Menegaz, lanciando segnali pericolosi. Al 64’ Rosseti viene ammonito, mentre al 67’ Ignoffo manda di un soffio a lato il suo colpo di testa arrivato dalla punizione battuta di Ferreira. Sono solo le prove generali, poiché solo un giro di lancette dopo Bernardo svetta in area raccogliendo al meglio il cross dalla bandierina dell’inossidabile portoghese, incornando con precisione il suo colpo di testa che vale la vittoria. Al 72’ grande nervosismo sulla panchina messinese, quando Iuliano e compagni insorgono contro il direttore di gara per aver fermato un’azione importante non concedendo la regola del vantaggio: il direttore allontana prima il secondo portiere e poi anche il tecnico Grassadonia per le veementi proteste. All’ 80’ Ferreira potrebbe chiudere il match ma spreca davanti al portiere dirottando a lato il suo sinistro. Inizia la girandola dei cambi: De Vena sostituisce Bernardo e Ferrieria lascia il posto a Franco, mentre per i padroni di casa Casucci rileva De vitis. Il finale di gara è molto teso: dopo la botta pericolosa al volo di D’agostino (subentrato a Scampini al 73’) che regala qualche brivido a Lagomarsini , nel giro di pochi minuti Marini e Rosseti si fanno espellere per due brutti falli rispettivamente su D’aiello e Franco (quest’ultimo steso per diversi minuti). Negli ultimi istanti non succede più nulla e il triplice fischio sancisce la gioia dei giallorossi per la seconda vittoria consecutiva esterna, preziosissima in virtù dell’obiettivo Lega Pro Unica.
Ottimismo, serenità e grande fiducia in vista del prossimo impegno casalingo, contro il Chieti, uscito sconfitto dal suo stadio contro la capolista Teramo (ROBERTO FAZIO)