Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Auretta Sterrantino e Vincenzo Quadarella nel dibattito in corso sulla “vitalità” del teatro messinese e sui luoghi ad esso preposti
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“In questi giorni in cui il teatro è tornato al centro della cronaca, della politica e dei dibattiti cittadini, ci fa piacere constatare come la scelta di Atto Unico. Scene di Vita, Vite di Scena (la rassegna teatrale in dieci date che da novembre la QuasiAnonimaProduzioni sta autoproducendo al teatro Savio), sia al centro dell’interesse delle istituzioni. Dalla presentazione della rassegna – continuano Auretta Sterrantino e Vincenzo Quadarella, rispettivamente direttore artistico e direttore tecnico di Atto Unico – abbiamo voluto sottolineare come il nostro fosse un tentativo di imprenditoria privata senza finanziamento alcuno, nato proprio dalla volontà di reagire all’incertezza sulle attività del Teatro Vittorio Emanuele e dalla voglia di offrire un palcoscenico in città a compagnie e artisti in massima parte messinesi, presenti nei cartelloni di tutta Italia ma troppo poco a Messina”.
Tanti gli artisti messinesi che dal 24 novembre si sono alternati sul nostro palcoscenico (affittato) per presentare i loro spettacoli: Claudia Marini e Lelio Naccari, due attori formatasi rispettivamente al Vittorio Emanuele e all’Académie Internationale Des Arts du Spectacle di Parigi, che hanno portato in scena in prima nazionale “ProTesto”, registrando il sold out e due repliche a stretto giro a Siracusa e Messina con più di 300 spettatori; Angelo Campolo, eccellenza messinese protagonista dell’applauditissimo “La lunga notte del dottor Pennac”; Luca Fiorino, in tournée nei teatri di tutto il paese, che ha incantato il pubblico con “Spunti di Vista”; Donatella Venuti, interprete, regista e autrice da sempre attenta all’indagine sulla condizione femminile con una versione rinnovata di “Ritratti (anche le iene sono fotogeniche)”; Alessio Bonaffini, autore di un’intensissima interpretazione in “Erostrato” di Jean-Paul Sartre. Poi ancora il 2 marzo toccherà a Mauro Failla e Giovanni Maria Currò con un’altra prima nazionale: “D.U.E.”. Mentre il 30 marzo torneranno sul palco ancora Alessio Bonaffini, Claudia Marini e Lelio Naccari, interpreti di un’altra prima: “Matrioska”, firmata, come “ProTesto”, dalla drammaturga e regista messinese Auretta Sterrantino.
E per allargare il raggio pur tenendo ferma la barra della rassegna, domenica prossima saliranno sul palco i siracusani Massimo Tuccitto e Luca Di Mauro, insieme alla guest star romana Elena Polic Greco, per presentare al pubblico un’altra prima nazionale: “Pinter e a capo”. Mentre il 16 febbraio ritornerà a Messina uno dei cavalli di battaglia della compagnia reggina Mana Chuma Teatro, “Il mondo offeso” e il 16 marzo si alzerà il sipario su “Andromaca”, un inedito della scrittrice palermitana Clelia Lombardo, con l’attrice siracusana, volto del Commissario Montalbano, Carmelinda Gentile diretta dalla regista Giannella D’izzia.
“Noi, nel nostro piccolo – aggiungono Sterrantino e Quadarella di QAproduzioni – abbiamo lavorato e continuiamo a farlo per offrire un palco alle nostre eccellenze e occasioni per assistere a spettacoli teatrali per lo più in prima nazionale al pubblico messinese. Non nascondiamo che le difficoltà ci sono, senza finanziamenti, senza pubblicità, addirittura senza affissioni. Ma abbiamo fatto questa scelta, la scelta di percorrere la strada dell’imprenditoria teatrale privata. E continuiamo a lavorare. Certi, una volta di più dopo le dichiarazioni del Presidente dell’Ente Teatro Maurizio Puglisi, che dare spazio agli artisti migliori di questa nostra città sia la strada giusta da percorrere. Anche senza aspettare i finanziamenti pubblici”.