E’ durato poche ore lo sgombero, inatteso, del Teatro Pinelli Occupato (vedi diretta), che si è svolto pacificamente sotto lo sguardo di un centinaio di persone che hanno assistito alle operazioni che hanno visto impegnati polizia, carabinieri e vigili del fuoco. In sei (5 ragazzi e una ragazza) sono stati identificati e denunciati dalle forze dell’ordine, che stamattina hanno eseguito una ordinanza emessa su richiesta della locale Procura della Repubblica, firmata dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina, nei confronti di altri quattro.
Il procedimento penale è stato avviato a seguito della denuncia da parte del commissario liquidatore della Società Cooperativa Italia, ultima ad avere in concessione l’ex casa del portuale, di proprietà della Regione Siciliana, che ha dichiarato ” che i locali sono nella disponibilità della Cooperativa in forza di un contratto di locazione concluso con l’Ente Porto (successivamente precisando che in realtà la disponibilità era stata acquisita con concessione trentennale da parte della Regione).”
I reati contestati sono l’occupazione abusiva (art.110, 633 e 639 bis cp), e l’aver tenuto aperti “luoghi di pubblico spettacolo, trattenimento e ritrovo, senza aver osservato le prescrizioni dell’Autorità a tutela dell’incolumità pubblica, consentendo l’accesso presso “la casa del portuale” ad un numero indeterminato di persone pur a fronte di rilevate gravi carenze di sicurezza (con particolare riguardo alla sicurezza antincendio) formalmente segnalate dai Vigili del Fuoco con relazione datata 20 novembre 2013.”
Nel documento si legge anche che i militari “hanno in particolare notato un consistente afflusso nei locali di numerosi giovani intenti a dialogare, fumare e bere birra”.
“Si sono concluse le operazioni di sgombero e messa in sicurezza dell’immobile denominato “Casa del Portuale” – si legge in un comunicato ufficiale della Questura – Erano sei le persone, presenti all’interno dei locali, a cui è stato notificato il provvedimento di sequestro preventivo. Le operazioni di sgombero sono state portate a termine senza alcuna turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica in un clima di condivisa responsabilità”.
Sul posto anche l’assessore Ialacqua a rappresentare l’amministrazione comunale che ha dichiarato “non ne sapevamo nulla”. (vedi VIDEO)
Ecco cosa comunicano gli attivisti: ” Quattro denunce: un giornalista, un video maker e due attivisti No Muos; più le sei persone che la scorsa notte hanno dormito in teatro. La ex casa del portuale, nella zona della stazione marittima di Messina è stata protagonista del dibattito politico negli ultimi mesi: prima perché al centro di una area di beni dismessi del patrimonio comunale (ex mercato ittico, dogana, magazzini generali, ex silos) poi per il graffito di Blu, uno dei writers più famosi al mondo, opera di cui si è interessato anche l’assessorato alla cultura del comune di Messina e la soprintendenza, infine per le denunce del commissario liquidatore della cooperativa, Placido Matasso, che gestiva fino al 2011 l’immobile, lasciato poi in totale stato di abbandono.
Numerosi cittadini, il circolo Arci Thomas Ankara, il movimento Cambiamo Messina dal basso e gli assessori Mantineo e Ialacqua e Cucinotta della giunta Accorinti si sono precipitati in sostegno degli attivisti. Dopo una assemblea cittadina che si terrà alle 17 al Cantiere dell’incanto- Casa del Con , via Maddalena n 8 si deciderà come procedere”.
L’ennesima “occasione sprecata” per affrontare politicamente la questione della “restituzione alla città dei beni comuni”? L’esperienza del Pinelli (che a dicembre ha festeggiato un anno di attività sociali e culturali all’interno di spazi riscattati dal degrado) è conclusa?
Crediamo di no. Adesso è il momento della politica e della solidarietà per chi pagherà penalmente l’aver dato corpo a delle idee di cambiamento. Le discussioni non possono fermarsi all’essere “pro o contro” l’intervento delle Forze dell’Ordine, che hanno fatto il loro lavoro mantenendo la calma ( e per questo in molti non comprendono gli insulti gratuiti di qualche “ragazzino” che non può rappresentare il movimento, ma che è stato per ovvi motivi “catturato” dai media) ma devono affrontare con lucidità i risvolti di quella che è stata la manifestazione di una esigenza condivisa da moltissimi cittadini che in questo anno hanno contribuito anche con la loro presenza a migliorare la vivibilità della città, attraverso la partecipazione alle attività proposte dal Teatro Pinelli Occupato. (@palmiramancuso)