Caos, c’è da giurarci, sarà la parola che assoceremo nei prossimi giorni alla novità viabile che, da domani verrà introdotta in città: l’isola pedonale. E la confusione è già nell’aria dalla vigilia, una confusione generale che riguarda non solo il traffico urbano ma anche le posizioni da assumere riguardo la new entry. Confusione è ciò che determina ad esempio l’assenza di un elemento del centro destra (il vecchio centro destra) alla conferenza stampa indetta stamane dai membri dei gruppi consiliari SiAmo Messina e Pdl (ei fu!). All’appello, oltre al vicepresidente del Consiglio Nicola Crisafi -assente per impegni professionali- non risponde Piero Adamo che diserta l’incontro odierno perché lui, da rappresentante dei cittadini e da residente nella zona imputata è favorevole alla pedonalizzazione, seppur con dei “ma” da apporre al suo appoggio che non è incondizionato e totale. E’ evidente si sia creato un misunderstanding in fase organizzativa infatti i suoi colleghi, dai quali probabilmente si sarebbe aspettato dichiarazioni antitetiche alle sue, non hanno affatto espresso un’idea tanto differente.
Sì all’isola pedonale, ma…
Il “ma” per Giovanna Crifò riguarderebbe l’inopportunità del momento nel quale la scelta viene operata dall’amministrazione. Troppa crisi e troppi problemi per i commercianti, al momento, e l’area chiusa al traffico, con conseguente delirio viabile, costituirà a suo avviso un’ulteriore mazzata. Pippo Trischitta (reale promotore del faccia a faccia con i media), Pierluigi Parisi e Fabrizio Sottile avrebbero invece optato per la chiusura di aree differenti. I primi due avrebbero accolto con entusiasmo una pedonalizzazione del centro storico, fruibile dai turisti in visita e congeniale per favorire attività di ristorazione della zona. Per il capogruppo di SiAmo Messina l’optimum sarebbe stato precludere al traffico la sola zona del Viale San Martino, salvo poi riservarsi di estendere la chiusura fino ai pressi della Dogana. Preoccupazioni relative a sicurezza e trasporti vengono messi in evidenza da Daniela Faranda. Le criticità di Messina sono evidenti: polizia municipale con un organico ridicolo rispetto alle reali esigenze della città -e per quanto si possa pensare di ottimizzare le risorse al massimo, non ci risulta siano ancora dotati del dono dell’ubiquità questi poveri agenti-, un sistema di collegamenti pubblici decisamente non sufficiente, ecc. “Si sarebbero dovuti apportare dei provvedimenti propedeutici a mio avviso”, commenta la consigliera azzurra che, tanto per cominciare denuncia: “dicono che la Ztl è a norma ma per me non lo è affatto. Non esistono limitazioni concrete, di fatto vi accedono tutti da sempre, in modo incontrollato”.
Nonostante i diversi argomenti a sostegno delle posizioni dei consiglieri presenti, un coro pressocchè unanime si leva a fronte della mancata considerazione che l’amministrazione avrebbe riservato al civico consesso. “Vogliamo essere propositivi e dire la nostra su un tema che inciderà moltissimo sulla città”, chiarisce il capogruppo Pdl. “Per l’ennesima volta siamo stati fatti fuori dall’amministrazione che ci ha interrogati su quali fossero le nostre idee in merito cosa che invece ha fatto con il quartiere”, continua Parisi.
Quartiere che, non solo è stato chiamato in causa per i famosi pareri di routine ma, il cui lavoro si è “intersecato con quello della Giunta” così come precisa, a pochi metri di distanza, Francesco Palano Quero, protagonista, insieme a sindaco e assessore Cacciola, nella sala Falcone Borsellino, di un’altra conferenza stampa sullo stesso tema (vedi articolo). In Aula Giunta erano schierati gran parte dei membri del consiglio del quarto quartiere, tra loro anche il consigliere del NCD Francesco De Pasquale che, a mezzo nota, ha voluto precisare le ragioni per le quali “alla base del provvedimento esitato dall’amministrazione comunale relativo alla costituzione dell’isola pedonale “cairoli”, in occasione della richiesta di parere fornita dal consiglio di cui è componente in data 8/1/14 ha espresso un voto contrario”. Le ragioni sarebbero state in primis l’assenza di interventi a tutela dei residenti che, secondo il consigliere, non sarebbero state previste in modo appropriato. De Pasquale parla di un “dispositivo incompleto anzi punitivo non solo per chi vive all’interno della zona pedonale ma anche per chi risiede nelle immediate vicinanze”. Casus belli sono chiaramente i parcheggi, i cui prezzi tra quelli massivi (Cavallotti, Zaera sud e La Farina) e parcheggi a raso, vanno regolamentati operando significative differenziazioni tra gli uni e gli altri, a vantaggio degli abitanti della zona. “Suggerimenti” quelli dell’esponente del Nuovo Centro Destra, precisa il comunicato e, mentre consiglio di circoscrizione e amministrazione si dicono disponibili ed aperti ad un confronto con associazioni di categoria, cittadini e tecnici, si precisa che l’azione che prenderà il via domani è in fase di sperimentazione e per tanto passibile di correttivi che nei mesi si potranno apportare.
Proprio in merito alla provvisorietà di questa formula che dalle 8 di mercoledì mattina (domani!) entrerà in vigore, è Trischitta a precisare che il placet della maggioranza dei 40 consiglieri sarà essenziale perché l’isola divenga permanente giacché entro l’anno sarà approvato il piano regolatore per il traffico, e in tale occasione, spetterà al consiglio comunale quali zone mantenere interdette al traffico veicolare in modo permanente e quali no. ( @eleonoraurzi )